Pittore e incisore (Nîmes 1700 - Castel Gandolfo 1777), direttore dell'AccademiadiFrancia a Roma (dal 1751 fino al 1774). Artista brillante, autore di grandi cicli decorativi (Storia di Psiche, 1737-39, [...] Hôtel de Soubise, oggi Archives Nationales, Parigi) e di galanti mitologie di gusto rococò, dipinse anche fresche vedute di Roma. ...
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Pittore (Parigi 1628 - ivi 1707), padre di Antoine e di Noël-Nicolas. Fu attivo con Ch. Lebrun alla decorazione delle Tuileries e di Versailles; dal 1672 fu direttore dell'AccademiadiFrancia a Roma e [...] dal 1695 dell'Académie Royale a Parigi ...
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Scultore (Torano, Carrara, 1625 - Roma 1701). Nipote di G. Finelli, si formò a Napoli ma fu attivo specialmente a Roma. Collaboratore di A. Algardi, nella sua vasta produzione ne irrigidì accademicamente [...] in S. Agnese in Agone, S. Agostino, Cappella del Monte di Pietà; angelo con la lancia di Ponte S. Angelo, ecc.); lavorò anche in Francia, dove diresse l'accademiadi scultura di Parigi (Versailles, gruppo per fontana) e a Breslavia (monumento del ...
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scultura
Simona Rinaldi
Forme e figure in rilievo
In quanto lavorazione di materiali come marmo e bronzo, per molto tempo la scultura è stata ritenuta frutto di un’altissima abilità artigianale, piuttosto [...] che anche Gian Lorenzo Bernini abbia avuto notizia degli esperimenti che gli scultori dell’AccademiadiFrancia andavano conducendo nella sede di Roma ma, dichiarando categoricamente che egli non avrebbe mai scolpito una copia, preferì continuare ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] del Belvedere; poi, a causa del freddo, si sposterà soprattutto al Campidoglio e all'AccademiadiFrancia. Per qualche tempo lavora anche nello studio di P. Batoni. Tutto viene annotato nel suo diario dalla ortografia approssimativa. Ma lo Zulian ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] i vincitori. Investì particolare cura nella celebrazione del centenario dell'Accademia per mettere in mostra l'importanza di quest'istituzione che, con l'aggregazione dell'AccademiadiFrancia (1677), aveva raggiunto una fama internazionale. Dopo la ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] suoi giudizi, i suoi consigli per la formazione degli artisti. Durante il soggiorno a Parigi il B. accettò di dare il suo appoggio all'AccademiadiFrancia a Roma che era allora in progetto e che fu fondata l'anno seguente (1666). Per contribuire all ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] Gli onori della pittura, e scoltura, del 1677.
Il B. ebbe stretti leganii con l'AccademiadiFrancia a Roma, aperta nel 1666, sia per affinità di spirito sia per conoscenze personali. Egli si sentiva molto più vicino al disciplinato sistema didattico ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] parte del G. della cultura figurativa francese, ravvisabile già negli anni Trenta nel rapporto con il Polignac e l'AccademiadiFrancia, e divenuta poi formalmente tangibile nella attenzione ai modi del più giovane Pierre Subleyras. La scena si rifà ...
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BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] volta nel 1741, voleva accompagnata l'imitazione dell'antico con quella del Correggio e di Raffaello. Nel 1775 infine era a Roma, pensionato dell'AccademiadiFrancia, J.-L. David, col quale il neoclassicismo si definiva nella rappresentazione, tutta ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...