Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] u si pronunzii tondo alla maniera de’ Toscani; non acuto come si suol da’ Francesi, e da’ Lombardi, la s sia ben distinta dalla z, e si faccia ’“Ortis” e la prosa del secondo Settecento, Firenze, Accademia della Crusca.
Roggia, Carlo E. (2002), Sulla ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] fase indoeuropea (questo aggettivo, di probabile derivazione dalla linguistica francese, è ora e poi adottato dal C.) si il titolo comune di tre lavori apparsi nei Rendconti dell'Accademia dei Lincei, classe di scienze morali: Il fasciolittorio, s ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] Nelle lingue in cui ha posizione fissa (come polacco e francese), l’accento non svolge funzione distintiva ma demarcativa, indicando la , sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze, Accademia della Crusca.
Bickel, Balthasar, Hildebrandt, Kristine ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] ’approssimante labiopalatale [ɥ], presente, ad es., nel francese [lɥi] lui «lui» e in poche altre lingue semivocale (fjeno): il grafema fu utilizzato nella prima Crusca (➔ accademie nella storia della lingua) soprattutto per le desinenze plurali di ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] , Brunet, Jacqueline & Mastrelli, Carlo Alberto (2008), Quadrivio romanzo. Dall’italiano al francese, allo spagnolo, al portoghese, Firenze, Accademia della Crusca.
Brunet, Jacqueline (2003), Le verbe. Les subordonnées complétives, in Grammaire ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] passato remoto (allo stesso modo di quel che accadde in francese; ➔ lingue romanze e italiano) e arriva così a 1963), Participio e accordo nel volgare antico, «Atti e memorie dell’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria”» 27, pp. 193- ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] o otto parole che terminano in -u.
Per Antoine de Rivarol, vincitore del concorso dell’Accademia di Berlino sulle ragioni dell’universalità della lingua francese col Discours sur l’universalité de la langue française (1784), era insita nella stessa ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] altri mezzi per riferirsi a eventi non ancora accaduti: il francese ha, per es., come lo spagnolo, un futuro immediato: azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, Accademia della Crusca.
D’Achille, Paolo (2001), Breve grammatica ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] a P. Rajna, Firenze 1911) e quelle sulla canzone francese di Gaucelm Faidit; vanno inoltre ricordati qui gli studi su Stagni, 1927").
Bibl.: V. Lazzarini, in Atti e mem. d. R. Accademia di scienze, lettere ed arti in Padova, n. s., XI-VIII (1931- ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] degli scambi epistolari nel periodo compreso tra la rivoluzione francese e il primo conflitto mondiale, a buon diritto allo studio della lingua d’uso nel Cinquecento, Firenze, Accademia della Crusca.
Petrucci, Armando (2008), Scrivere lettere. Una ...
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escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, ha preteso, tre anni fa di raccontarne...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...