Nella letteratura bizantina è una predica in versi, che consta di circa 18-24 strofe aventi un'uguale struttura metrica, e di un proemio (κουκούλιον) di metro differente. Il ritornello finale del proemio [...] (ἀκροστιχίς). La corrispondenza delle strofe riguarda non solo il numero delle sillabe nel verso e l'accentotonico (salvo alcune particolarità, l'accento delle parole coincide con quello del verso), ma anche le pause del senso, che si distinguono ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] una parola che finisce per vocale ne può seguire un’altra che comincia pure per vocale. Se entrambe le vocali portano l’accentotonico, si forma uno iato (es., vorrà essere); se lo porta solo l’iniziale della seconda parola, si può avere un dittongo ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] in mezzo a due vocali sillabiche, caso possibile solo in grecismi ed esotismi. È sempre vocale: a) quando porta l’accentotonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola; b) quando è preceduta da consonante non velare ed è seguita ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] diacritico né semiconsonante se non è seguito da vocale; un i non può essere né segno diacritico né semiconsonante se porta l’accentotonico.
Come vocale, l’i è la più chiusa delle vocali palatali (i, é, è); nella sua pronuncia la lingua è sollevata ...
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Nella terminologia grammaticale greca, si dice di parola che ha l’accento acuto sulla terzultima sillaba (es., ἄνϑρωπος). Per estensione, con riferimento ad altre lingue, di parola che ha l’accentotonico [...] sulla terzultima sillaba, cioè sdrucciola (es., ànima) ...
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(o pretonico) In linguistica, si dice di fonema o sillaba che, in una parola, si trova prima della sillaba tonica, che precede cioè la sede dell’accentotonico. ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] essere radicalmente diverso per la rinuncia nelle «barbare» alla rima e al criterio accentuativo fondato sulla coincidenza di accentotonico e ritmico, propria di tutta la lirica moderna. Le Odi barbare («le intitolai barbare, perché tali sonerebbero ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] , a somiglianza delle altre lingue europee, usa una via lessicale: l'assegnazione corretta durante la lettura dell'accentotonico in molte parole trisillabiche è possibile solo lessicalmente. Per esempio la parola "merito" viene letta "mèrito" e ...
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Belice 1968: istituzioni, territorio, memorie
Giacomo Parrinello
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 nella Sicilia occidentale la terra tremò ripetutamente; l’epicentro dei sismi fu nella valle del Belice, [...] breve video che ripropone la medesima narrazione con filmati e foto d’epoca. Vale la pena notare l’uso ostensivo dell’accentotonico sulla ‘i’ di Belìce in tutti i documenti del Museo, e che si ritrova nella maggior parte dei documenti su iniziative ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] il carattere convenzionale e ‘antifonetico’ della scrittura (Maraschio 1993: 142-145; ➔ ortografia).
L’➔ accento grafico segnala la presenza di accentotonico solo nelle parole ossitone e, in maniera facoltativa, nei casi di omografi (princìpi ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...