MALEFICI O MALEFICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Malèfici, con accentazione ➔sdrucciola, è il maschile plurale dell’aggettivo malèfico (dal latino malèficus), cioè ‘che fa male’, ma anche [...] di ricorrere alle altre soluzioni usate in passato per questo tipo di parole: la i lunga (maleficj) o l’accento circonflesso (maleficî).
Ad esempio, non ricorre a nessun accorgimento grafico Guido Gozzano nella poesia Cocotte, pubblicata nel 1911, in ...
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IMPARI O IMPARI?
Si tratta di due ➔omografi.
• L’aggettivo ìmpari ‘diseguale’ conserva l’accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (ìmpar)
una sfida ìmpari, come quella tra Davide [...] Usi
La pronuncia impàri per l’aggettivo è scorretta, ed è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello dell’aggettivo pari.
L’accentazione è sdrucciola anche per l’aggettivo dìspari (dal latino dìspar).
Storia
Nell’italiano letterario dei secoli ...
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Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., [...] e possono essere articolate; le improprie possono essere anche usate, come avverbi, isolate (va’ avanti: io verrò dopo), hanno accentazione piena e non ammettono le forme articolate. Si dicono p. articolate le parole risultanti dalla fusione di una p ...
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Sociologo polacco (Swiatniki 1882 - Champaign, Illinois, 1958), prof. nell'univ. di Poznań (1920-39), quindi in quella dell'Illinois (dal 1941). Oltre alla collaborazione con W. I. Thomas all'opera The [...] (5 voll., 1918-20), in cui è di rilievo l'innovazione metodologica dell'uso dei documenti personali e l'accento sul collegamento tra atteggiamenti e valori, i contributi maggiori di Z. vanno ritrovati nelle sue indagini sullo status epistemologico ...
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TAILLEMONT, Claude de
Natale Addamiano
Rimatore e filologo francese del sec. XVI, nato e vissuto a Lione. Sappiamo che fu amico di Maurizio Scève e che con lui organizzò le feste, che nel 1548 furono [...] celebrate in onore di Enrico II e di Caterina de' Medici.
Il T. è un seguace di Cl. Marot, con qualche accento che preannunzia la scuola della Pléiade. Più che come poeta, è interessante come filologo. Nei tentativi di riforma ortografica, assai ...
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molto
Riccardo Ambrosini
1. Attestato soprattutto come aggettivo (v. 2.) e avverbio di quantità (v. 5.), meno spesso come aggettivo sostantivato (v. 3.) e pronome indefinito (v. 4.), nelle opere in [...] poesia m. ricorre con una certa frequenza nella prima e seconda e nella seconda e terza sillaba del verso, con forte accento ritmico sulla prima sillaba della parola. Quest'uso che, per limitarci ad alcuni incipit, troviamo già in Iacopo da Lentini ( ...
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Pittore e incisore (Augusta 1473 - ivi 1531). Dapprima allievo del padre Thoman (n. 1444 - Augusta 1523), nel 1498 si stabilì ad Augusta. All'influsso di M. Schongauer, si uniscono ricordi della pittura [...] di H. Holbein il Vecchio, già fin dalla sua prima opera datata (il S. Pietro ora nel Museo di Augusta, 1501). L'accento rinascimentale si fa più dichiarato nel grande polittico (Madonna e Santi) del 1507 nel Museo di Augusta, e, parallelamente, nelle ...
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BISEO, Cesare
Margherita Abbruzzese
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Roma il 18 maggio 1843. Indirizzato dal padre verso una pittura di gusto classicheggiante, si rivelò presto abile decoratore, [...] ; staccatosi dagli schemi classici, aderì a un gusto realistico di tipo post-romantico di cui tuttavia rifiutò qualunque accento retorico o sentimentale, per concentrarsi su una rappresentazione oggettiva volta, più che al racconto, a rendere l ...
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Letteratura
Forma particolare della canzone a stanze indivisibili, costituita da 6 stanze di 6 endecasillabi ciascuna, e da un commiato di 3 endecasillabi. Le 6 stanze sono legate tra loro dalla ripetizione, [...] È irregolare dal punto di vista ritmico, in quanto le 6 note stanno, in un tempo a suddivisioni binarie, al posto di 4. Può essere data come doppia terzina (accenti sulla prima e quarta nota) o tripla duina (accento sulla prima, terza e quinta nota). ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] subire la deaccentazione dovuta alla struttura ritmica dell’enunciato quando si trovano in posizione immediatamente pretonica, per evitare l’adiacenza di due accenti, come nel caso di re e blu in i tré Re Mági, il sofá blu scúro. Si noti che quando ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...