Pittore (Meersburg, Lago di Costanza, 1400 circa - Colonia 1451). Fu il massimo rappresentante del tardo gotico renano. Tra le sue opere più note, la Natività (Monaco, Alte Pinakotek) e il Giudizio Universale, [...] viaggio in Italia.
Vita
La sua educazione dovette avvenire nell'ambito della scuola di Ulma (L. Moser); il prevalente accento fiammingo delle prime opere ha fatto pensare a un suo probabile viaggio nelle Fiandre dove avrebbe conosciuto soprattutto i ...
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Jarre, Marina (propr. Marina Gersoni). – Scrittrice italiana (Riga 1925 – Torino 2016). Di padre ebreo lettone e madre valdese italiana, a dieci anni si è trasferita in Italia, si è laureata all’università [...] lontani (1987) e Ritorno in Lettonia (2003, Premio Grinzane Cavour 2004). Tra gli altri scritti si ricordano: Un leggero accento straniero (1972), Galambra (1987), Tre giorni alla fine di luglio (1993), Un altro pezzo di mondo (1997), Il silenzio ...
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SEVERIANO di Gabala
Giuseppe Ricciotti
Fu vescovo di Gabala, presso Laodicea di Siria, tra la fine del sec. IV e il principio del V. Fornito di doti oratorie e di cultura non comune, ebbe parte importante [...] Costantinopoli con i suoi discorsi, e si trasferì a Costantinopoli incontrandovi di fatto con i suoi discorsi (nonostante l'accento siriaco) il favore del popolo e dell'imperatrice Eudossia. Anche il Crisostomo, allora patriarca, lo accolse con molta ...
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MYINT, Hla
Carla Esposito
Economista birmano, nato a Bassein (Birmania) il 20 marzo 1920, morto il 9 gennaio 1989. Ha insegnato nelle università di Rangoon (1946-49) e di Oxford (1950-65) e alla London [...] saggio The classical theory of international trade and underdeveloped countries (1958; trad. it., 1973) M. ha posto l'accento sugli effetti positivi che il commercio internazionale esercita sulle economie dei paesi in via di sviluppo.
Secondo M. in ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] ». Ma talora il suo discorso si fa più pacato e il poeta riesce a chiudere nei quattordici versi ben rilevandoli mercé gli accenti e le rime, un giudizio su sé stesso e sul mondo; nascono così il sonetto-ritratto, Sublime specchio di veraci detti (ma ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] in futuro ci porterà qualcosa di più importante: è l'errore di H. J. Holtzmann. Al contrario, si può mettere l'accento sul carattere unico della venuta storica del Cristo, che minimizzerebbe l'attesa del suo ritorno alla fine dei secoli e le darebbe ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] , ĕ, ī). La classe italiana in -e-, residuale nel suo complesso, è di fatto divisa ulteriormente in due classi, una con ➔ accento sulla desinenza (il tipo tenere), e una rizotonica (il tipo prendere), dunque in continuità con la partizione latina: la ...
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Homolka, Oscar (propr. Oskar)
Anton Giulio Mancino
Attore teatrale, cinematografico e televisivo austriaco, nato a Vienna il 12 agosto 1898 e morto nel Sussex (Inghilterra) il 27 gennaio 1978. Grande [...] film, lo sguardo misterioso (nonostante il fisico paffuto), sottolineato da un timbro gutturale e da un accento straniero, l'avrebbe reso inconfondibile nell'impersonare individui pericolosi, ambigui o poco raccomandabili, legati spesso a complotti ...
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Scultore italiano (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933). Studiò a Milano, e poi a Torino presso O. Tabacchi. Nel 1882 l'Angelo della morte lo rivelò al pubblico torinese, che gli commise molte sculture [...] monumento a Vittorio Emanuele II a Roma (1908). Dipinse anche paesaggi sul gusto di A. Fontanesi. La sua opera ha accento fortemente simbolista e letterario e spesso il suo stile cede alla suggestione di ritmi floreali: più schietti i piccoli gruppi ...
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Musicista americano, nato a Lowell (Mass.) il 13 novembre 1854. Studiò al New England Conservatory di Boston, poi al conservatorio di Lipsia (Jadassohn, Reinecke) e a Monaco (Rheinberger). Ritornato negli [...] , e pur mantenendosi fedele ai canoni dell'ultimo romanticismo germanico, tenta d'inserire nelle sue musiche qualche accento americano.
Tra le sue composizioni sono da segnalare: per orchestra, Melpomene ouverture drammatica (1891), Euterpe ouverture ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...