Morte improvvisa
Paolo Emilio Puddu
È definito morte improvvisa un evento molto rapido (meno di 1-2 ore), di origine prevalentemente cardiovascolare e in particolare coronarica, che compare senza segni [...]
Nella definizione operativa del 1979 il riferimento a "dati obiettivi tali da permettere una diagnosi alternativa" pone l'accento sul fatto che una morte improvvisa è possibile nell'ambito di svariate patologie, il cui elenco è davvero amplissimo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Trecento si assiste in Europa all’esplodere di rivolte contadine, che a volte [...] chi considera le rivolte come fatti accidentali legati a eventi ben individuabili; dall’altra c’è chi mette l’accento sui presupposti socio-economici delle rivolte, riconducendole alle condizioni di vita dei ceti rurali: condizioni di vita da sempre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento si verifica una rivoluzione decisiva nella pratica dei balli da sala, [...] , con grande successo, negli Stati Uniti.
La mazurca è invece una danza di origine polacca (mazur), in 3/4, con forte accento o sul secondo o sul terzo tempo. La mazurca, già largamente popolare in Polonia, viene introdotta alla corte di Augusto II ...
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GERZFELD, Anastasija Noris von (Assia Noris)
Claudia Campanelli
Figlia di Nicola, un ufficiale tedesco che aveva adattato alla pronuncia russa il suo cognome nobiliare Herzfeld, e di Maria Prodaiko, [...] mistero. In questa occasione la critica apprezzò la recitazione fresca e gradevole della G., pur notando l'handicap del forte accento straniero.
Sostenuta da una fotogenia che bucava lo schermo e dal fascino slavo, caro ai registi italiani degli anni ...
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Bembo, Pietro
Carlo Dionisotti
Il celebre letterato e poeta (Venezia 1470 - Roma 1547) ha un posto di primo piano nella storia degli studi danteschi per l'edizione da lui curata della Commedia e per [...] le abbreviazioni e divise le parole secondo grammatica. È abbondantissima la punteggiatura, e costante l'uso dell'apostrofe e dell'accento grave in è verbo (eccezionale l'acuto su e media: piéta). La novità del testo subito risulta da un confronto ...
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sacro
Alessandro Niccoli
Compare solo nella Commedia e, nella sua accezione fondamentale, è riferito alla sfera religiosa. In If XXVII 91 [Bonifacio VIII] né sommo officio né ordini sacri / guardò in [...] in quelli ora esaminati. Poema sacro (Pd XXV 1) è la Commedia, " imperò che tratta di materia santa " (Buti); l'accento, nota il Mattalia, batte sull'ispirazione del sacrato poema (XXIII 62): ma non è senza significato, anche agli effetti della ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] ), adovra (Rime XLVII 11).
Anche i latinismi, siano essi comuni ai suoi contemporanei, o propri di D., portano l'accento sulla medesima vocale su cui lo portavano in latino : p. es. àbito, àrduo, bàiulo, càndido, cràstino, dèbile, mòbile, seròtino ...
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CECCHI, Giovanni
Marco Palma
Nacque a Firenze da Francesco di Neri, probabilmente nel primo quarto del sec. XV. Esercitò la professione di notaio, come attestano gli atti da lui rogati tra il 1477 e [...] istruzioni impartite il 20 ott. 1461alla delegazione fiorentina vietavanoqualsiasi impegno immediato col sovrano e raccomandavano di porre l'accento sui particolari legami di amicizia esistenti tra Firenze e il duca di Milano Francesco Sforza.
Ai tre ...
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Ippolito (Ipolito)
Giorgio Padoan
La storia d'I., figlio di Teseo re di Atene e dell'amazzone Ippolita (secondo alcuni mitografi, di Antiope), è strettamente legata a quella di Fedra, che fu condotta [...] (tra i quali occorre ricordare Seneca). Virgilio, che ricorda il figlio Virbio tra gli alleati di Turno, preferisce spostare l'accento sulla vicenda dell'esule innocente, la sua caduta mortale e la venuta nel Lazio (Aen. VII 761-780); e Ovidio ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] ’altra i
invì-o ▶ inv-ìi
scì-o ▶ sc-ìino
• I verbi che alla 1a persona dell’indicativo presente terminano in -io non accentato non mantengono la i davanti a un’altra i
stùdi-o ▶ stud-i
ripùdi-o ▶ ripud-ino
• I verbi con radice terminante in e ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...