TOMIZZA, Fulvio
Giona Tuccini
– Nacque a Giurizzani, contrada di Materada, nei pressi di Umago (Croazia), il 26 gennaio 1935, secondogenito di Ferdinando, piccolo proprietario terriero e commerciante, [...] , vennero diversamente enunciati nelle opere successive, a partire da La città di Miriam (Milano 1972) che pone l’accento sull’inquieta vita coniugale di Stefano Marcovich, ormai adulto, stabilitosi nella Trieste ‘autunnale’ di Italo Svevo e Umberto ...
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LOCATI, Umberto
Simone Ragagli
Nacque a Castel San Giovanni, presso Piacenza, il 4 marzo 1503, da una famiglia di umili origini, ed entrò giovanissimo, il 13 luglio 1520, nel convento cittadino dell'Ordine [...] alle appendici di tipo inventariale, sia con la tradizione cronachistica cittadina dei secoli precedenti, anche se l'accento non viene assolutamente posto sugli eventi contemporanei all'autore. L'opera in generale, non avulsa da errori grossolani ...
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CONTI, Carlo
Stefano Andretta
Nacque a Roma da Torquato, duca di Poli, e da Violante Farnese, figlia naturale di Ottavio duca di Parma, intorno alla metà del sec. XVI. Dopo i primi studi nel prestigioso [...] canto suo, nei giorni di permanenza del nunzio non diede alcuna risposta realmente vincolante, anzi pose ripetutamente l'accento sul rischio che un atto impulsivo del papa potesse far riversare in Italia armate straniere "nemiche di questa Provincia ...
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GASPARDONE, Bianca Maria, contessa di Challant
Donatella Rosselli
Nacque tra il 1499 e il 1501 a Casale Monferrato, figlia unica di Giacomo Gaspardone, facoltoso mercante e uomo d'affari, tesoriere [...] , se ne andò a Pavia, ospite in casa di un suo parente, A. Lonate.
Alcuni autori, come G. Giacosa, hanno posto l'accento sulle scelte politiche e militari filofrancesi del marito per spiegare in parte il motivo del gesto della G., che avrebbe mal ...
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LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] cultura siculo-bizantina aveva resistito, in una Sicilia ormai quasi interamente musulmana. Dall'inizio della Vita di L. l'accento è messo sulla sua formazione religiosa, nutrita di buoni precetti e santi costumi, sull'esempio prima dei genitori, poi ...
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MARCHESI (cavaliere de Castrone marchese della Rajata), Salvatore
Daniele Carnini
Nacque a Palermo il 15 genn. 1822, forse da famiglia di antica nobiltà (il titolo marchionale di Rajata, già della famiglia [...] ; approccio scientifico allo studio e alla funzionalità della laringe; uso delle "arie antiche" all'inizio del percorso didattico; accento posto sulla recitazione e sull'espressività del canto; ma anche apertura e attenzione a tutto il repertorio. Un ...
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SASSI, Gianni
Simone Caputo
SASSI, Gianni. – Nacque a Varese l’8 settembre 1938, primo e unico figlio di Ermanno e di Esterina Battiston.
All’età di dodici anni si trasferì con la famiglia a Milano, [...] Fariselli, tastiera; Paolo Tofani, basso): il disco fu anticipato da una campagna pubblicitaria che poneva l’accento sul carattere «rivoluzionario e unico» del gruppo, impegnato sul fronte dell’internazionalismo socialista (gli Area si fregiavano ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] e le pitture per la cattedrale di Piacenza (dal 1605 al 1609).
Verso il 1610 lo stile del C. assunse un accento estremamente personale che sembra riflettere il suo senso via via più profondo di isolamento rispetto alla generazione più giovane. Nelle ...
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DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] e canto gregoriano.
La riforma del seminario condotta dal D. si muoveva nella linea dell'antigesuitismo, ma soprattutto poneva l'accento sulla Chiesa locale, sul ruolo del vescovo e del clero secolare. Secondo il D. spettava ai vescovi e ai loro ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] cui indulge il gusto locale, per una più libera disposizione della fantasia nell'invenzione, su cui già il Lanzi aveva posto l'accento e prima di lui più generosamente, ma non a caso, il Baldinucci quando vi scorgeva "un non so che del Maestro grande ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...