CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] di Foligno, insieme con due sonetti volgari di argomento sacro-morale. Si tratta di opere giovanili che, tranne qualche accento commosso, contenuto negli epicedi per il Cinuzzi e per il Lanfredini, non escono mai dalla convenzionalità.
L'abilità ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] aiuta a cogliere il salto di qualità da una comune tematica di sensiblerie variamente europea al diverso, composito e personalissimo accento poetico del carme foscoliano.
In ultima analisi è, forse, da ritenere che dei tre suoi maestri torinesi il C ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] , il papa non poteva consentire che la sua elezione apparisse di natura simoniaca e fece redigere una versione che poneva l'accento sull'elezione canonica.
L'attività diocesana di Brunone è poco nota: ha lasciato poche carte, alcune delle quali sono ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] in un sistema basato sui "vincoli dell'alleanza tra gli uomini pecuniosi di detta provincia, e la capitale" (p. 28). L'accento era tutto sull'esigenza di liquidità e il contesto della richiesta di un bon prix restava decisamente diverso da quello ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] era di fascino eccezionale. Non diverso, e forse più, il professore: bella voce baritonale ben modulata, accento lievemente toscaneggiante, memoria pronta alla citazione rara, esemplarmente ligio al dovere della lezione, non annoiava neppure toccando ...
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GNOCCHI, Carlo
Edoardo Bressan
Nacque a San Colombano al Lambro (Milano) il 25 ott. 1902 da Enrico e Clementina Pasta.
Originari di Gallarate, i genitori si trasferirono a San Colombano al Lambro dove [...] , fu un testo che affrontava in modo originale temi fino a quel momento trattati in chiave spesso moralistica, ponendo l'accento sullo sviluppo armonico della persona, con un significativo rimando a un autore come A. Rosmini. In realtà tutti i lavori ...
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ZANUSO, Marco
Annalisa Viati
Nacque a Milano il 14 maggio del 1916, quintogenito di Francesco, medico ortopedico, e di Antonia Saladino. Dopo aver conseguito la maturità classica, nell’anno accademico [...] decorativo di Fontana, di cui apprezzava gli effetti spaziali delle scelte artistiche, e più in generale «quel particolare accento di consanguineità che permette all’opera nel suo complesso di raggiungere un risultato totale che si esprime nello ...
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PIZZINATO, Armando
Davide Lacagnina
– Nacque a Maniago (Pordenone) il 7 ottobre 1910 da Giovanni Battista e da Andremonda Astolfo. Tutte le biografie dell’artista raccontano di una precoce passione [...] quattro dipinti: Ritrattino, Fiori, Figura e Natura morta, particolarmente apprezzati dalla critica per «intensità di timbro ed accento personale», propri di un temperamento «impegnato a fondo in una ricerca strettamente pittorica» e che «da qualche ...
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BARTOLO di Fredi
Enrico Castelnuovo
Figlio di un maestro Fredi, pittore, nacque verso il 1330. Della sua vita si conoscono numerosi episodi grazie alle ricerche d'archivio dei padre Della Valle, del [...] con Fiorentini contemporanei come Giovanni del Biondo [Meiss]), sì che le sue composizioni derivate dai Lorenzetti hanno un accento più arcaico, per certi aspetti, degli originali cui si rifanno. In certe opere questo riecheggiamento è ben condotto ...
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OXILIA, Nino
Gabriele Scalessa
OXILIA, Nino (Angelo Agostino Adolfo). – Nacque a Torino il 13 novembre 1889 (Monetti, in Un tempo una città, 1983, p. 25) da Nicolò e da Giovanna Bruno, penultimo di [...] poco a che vedere con le tonalità di un Corazzini: O mio cuore, o mio cuore dai fremiti selvaggi), con qualche accento pascoliano qua e là, si intersecano anche esaltazioni di un erotismo sensuale prossimo a quello dannunziano delle Laudi (Amo la tua ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...