FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] son dieci son vent'anni, / è immisurata teoria di tempo, / tornano ad illuminar rapidi di sé / una pagina una riga un accento / dell'unico mio volume!"). Seguì Sì alla terra. Nuove poesie 1928-34 (Milano 1935), ritenuto in genere dalla critica la sua ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] scienziati italiani, esaminando la situazione della ricerca zoologica in Europa (Osservazioni sullo stato...) il B. poneva l'accento sulle difficoltà che ancora si frapponevano a una sistemazione naturale delle specie animali ed in particolare sulla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] e magnificenza delle città e degli Stati che, quantunque rivolta a conservare il potere del principe, pone comunque l’accento sulla vita civile e sulle sue innumerevoli dinamiche interne.
Lo Stato diviene un insieme di città con il territorio ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] , che oggi appare frutto di un illuminismo in ritardo per lo scarso interesse all'elemento soprannaturale, l'accento quanto meno semipelagiano, la noncuranza per la tradizione ecclesiastica e lo sviluppo del dogma nella storia.
Contemporaneamente ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] di rado coprono, in nome di una maggiore e già ‘moderna’ sinteticità, dettagli prolissamente aneddotici, e conferiscono un accento clamorosamente neodonatelliano a un’opera ricca invece di citazioni ghibertiane – , oltre al fatto di essere già note a ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] della sua Istoria del Regno di Napoli nella quale narra gli eventi della congiura del 1599 e dei conseguenti processi, con accenti di viva ostilità verso il Campanella.
L'8 marzo 1614 annuncia a Galileo di attendere al libro IV della Theologia;due ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] popolo, non c'è libertà, niente di quello che compone la figura storica del popolano di Nizza" (1914, p. 38).
Questo mutamento di accenti era peraltro nell'aria e il D. lo coglieva già a piene mani negli anni del suo primo soggiorno a Roma, dove era ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] un maggiore ossequio alle concezioni agostiniane); in una epistola dedicatoria inedita, di poco seguente, a Leonello d'Este, l'accento batte invece sulla varietà inopinata e istruttiva dei casi posti in luce (Modena, Bibl. Est., cod. Lat. 237, memb ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] scelto, ossia nel mese di maggio, il tenore bergamasco Domenico Donzelli aveva scritto al B. una lettera in cui, con accenti di umiltà dignitosa e devota, esponeva al maestro i pregi e i difetti della propria voce, affinché il compositore potesse ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] mai di lui nelle sue opere di architettura una certa nobile virtù...". Questi giudizi, sostanzialmente validi, hanno messo l'accento sui motivi dominanti, fino ad oggi, dell'interpretazione critica dell'opera del C. nel suo complesso. Specialmente la ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...