FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] del teatro crepuscolare: fuga-evasione della donna e suo ritorno alla routine della vita domestica. Ma il tema trova accenti di una concretezza estranea alla vaporosità di tanto teatro intimista (e del teatro, in primo luogo, del giovane Fabbri ...
Leggi Tutto
CAFÀ (Caffà, Gafar, Cofà; a Malta chiamato solitamente Gafà), Melchiorre
Rudolf Preimesberger
Figlio di Marco e fratello minore di Lorenzo (1630-1710, importante architetto maltese), nacque secondo [...] sbozzare, mentre non era padrone della tecnica, più lenta, della lavorazione del marmo. Lo stesso biografo pone l'accento sulla sua attività di disegnatore, attività che peraltro finora è poco conosciuta (disegni a Parigi, Darinstadt, Lipsia; nell ...
Leggi Tutto
PIAZZETTA, Giovanni Battista
Denis Ton
PIAZZETTA, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Venezia il 13 febbraio 1682, nella parrocchia di S. Felice, dove, tre giorni dopo, ricevette il battesimo [...] ipotesi.
Sicuramente l’interesse per l’opera di Guercino fu fondamentale per l’evoluzione della sua arte e per l’accento drammatico impresso ai suoi soggetti. Una «maniera tutta fondata sul naturale e sul vero, senza elezione delle migliori forme, e ...
Leggi Tutto
GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] il 5 marzo, tre mesi dopo iniziò un'accurata visita pastorale; nel solco d'un ideale religioso che poneva l'accento sulla comprensione interiore del messaggio spirituale, il 4 febbr. 1777 emanò una circolare ai parroci "circa l'esercitare a dovere ...
Leggi Tutto
CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] chiesa del Sacro Cuore di Maria a Torino e andato distrutto nel 1944), nei quali invece lo scultore sembra porre l'accento sul significato recondito del tema e sul dato espressivo, studiato non soltanto nell'atteggiamento dei volti, ma nei gesti e in ...
Leggi Tutto
GRAMATICA, Emma
Gianni Gatti
Nacque a Borgo San Donnino (ora Fidenza, presso Parma), il 25 ott. 1874 da Domenico, suggeritore teatrale, e da Cristina Bradil, sarta di scena, impiegati, all'epoca, nella [...] il personaggio ibseniano dava la possibilità di ostentare tutta la loro "tragicità". La giovane G., invece, poneva l'accento sull'aspetto irrequieto e infantile del personaggio, tanto da riuscire insuperabile nei primi due atti (cfr. Gobetti) e ...
Leggi Tutto
FRESCHI, Gherardo
Claudio Zanier
Nacque a Ronchis di Faedis, poco distante da Udine, il 13 dic. 1804 dal conte Antonio e da Catterina d'Attimis. Rimasto orfano di padre in giovanissima età venne allevato [...] Mocenigo, la fondazione della Associazione agraria friulana, entrando nella direzione.
In questa fase il F. pose l'accento su quegli elementi che più potevano contribuire a migliorare produzioni e redditi delle terre friulane: foraggi e rotazioni ...
Leggi Tutto
BERTOLINI, Pietro
Giuliano Procacci
Nato a Montebelluna (in prov. di Treviso) il 24 luglio 1859, da Camillo, che era consigliere di Corte di appello, e da Ludovica Bigaglio, si laureò in legge presso [...] e pur dichiarandosi favorevole alla prospettiva di una partecipazione al governo dei dirigenti socialisti, il B. batte l'accento soprattutto sulla necessità di una riorganizzazione del partito liberale e sul concetto che l'opera di pacificazione e di ...
Leggi Tutto
CYBEI (Cibei), Giovanni Antonio
Stella Rudolph
Nacque a Carrara il 3 febbr. 1706, figlio di Carlo Andrea e di Maria Maddalena Carusi. Il biografo del C., Tiraboschi (1786), scrisse che il padre era [...] interprete dei modi della scultura tardobarocca di derivazione fiorentina, nella tradizione dei suoi due maestri, con un crescente accento aulico, specie nei ritratti, consono con il classicismo in auge verso la metà del secolo. La prima commissione ...
Leggi Tutto
GUALDO, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Milano il 9 febbr. 1844 da Alessandro, proprietario terriero bergamasco, e dalla nobile Bianca Taccioli. Nel 1848 la famiglia lasciò la Lombardia, trasferendosi [...] ottima conoscenza dei testi che allora costituivano l'avanguardia (soprattutto di Francia) e infine la conquista di un accento personale attraverso una ben graduata variazione di temi" (Bo, 1959, p. 1134).
La presenza parigina dello scrittore, ospite ...
Leggi Tutto
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...