ANTONIO del Massaro da Viterbo, detto il Pastura
Mario Pepe
Viterbese, nato presumibilmente verso il 1450; il 17 dic. 1478 appare a Roma - è la prima notizia che lo riguardi - tra i firmatari dello [...] , compaiono anche - come è stato notato - reminiscenze del Ghirlandaio (van Marle) e influenze signorelliane (Venturi); manca tuttavia ogni accento di personale rielaborazione dei modelli, ai quali il pittore si avvicina con l'intento di un'esterna e ...
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ARNOLFO
Cosimo Damiano Fonsega
Si ignora la data di nascita di questo arcivescovo milanese, che Bernoldo di Costanza denomina A. di Porta Argentea, mentre il cronista milanese Landolfo detto "Iuniore" [...] il papa e il re Corrado vedevano un pericolo di abbandono dei principi gregoriani. Esse, inoltre, ponendo l'accento sulla dignità sacerdotale, indipendentemente dal grado di perfezione morale dei singoli chierici, e sottolineando la preminenza dell ...
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CAYLINA, Paolo, il Giovane
Franco Mazzini
Pittore, figlio di Bartolomeo e di Margherita Moracavalli, nacque a Brescia verso il 1485 (Ffoulkes-Majocchi, p. 219), fu nipote, procuratore quindi erede ed [...] e la Cena di Milzano, attribuitegli dal Panazza (1963), tutte opere di stampo romaniniano non senza residui echi foppeschi commisti ad accenti nordici.
Verso il 1530-32 è da assegnare il ciclo del presbiterio di S. Giovanni Battista di Edolo (Panazza ...
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GODEPERTO
Vasco La Salvia
Figlio del re longobardo Ariperto I, G. apparteneva alla cosiddetta dinastia bavarese dei regnanti longobardi: suo nonno paterno, Gundoaldo duca di Asti (m. circa 615), e la [...] 'altro, costituì la giusta e sufficiente vendetta per la sanguinosa eliminazione del giovane re. Nello stesso passo, l'accento posto sulla fedeltà dovuta dal sottoposto al suo capo, pur essendo un tratto germanico tradizionale, sottolinea l'inizio di ...
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FÈ D'OSTIANI, Alessandro
Luca De Caprariis
Nacque a Brescia il 12 giugno 1825, da Giulio, di nobile famiglia, tradizionalmente ostile alla dominazione austriaca che aveva avuto parte attiva nelle vicende [...] Monarchia.
In modo particolare sono da seguire con interesse le riflessioni del F. sulla questione slava. Egli giustamente poneva l'accento su questo punto, ricordando la tensione nei territori della Corona di S. Stefano, tra Magiari e Slavi e le ...
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LIENA, Nicolao
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Stefano di Girolamo e Maddalena di Paolo Balbani, entrambi appartenenti alla cerchia del patriziato cittadino; dal matrimonio nacquero anche Michele, [...] al governo ginevrino, aveva difeso il maestro di scuola calabrese Valentino Gentile accusato di antitrinitarismo. Ponendo l'accento sulla sincera abiura del letterato e affermando che un gesto di perdono sarebbe potuto servire a recuperare altri ...
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BARTOLENA, Giovanni
Giorgio Di Genova
Nacque a Livomo, da antica e ricca famiglia, il 24 giugno 1866 (erroneamente alcuni riportano come data della sua nascita il 1869, altri il 1870). Nipote del pittore [...] Cézanne e d'un Van Gogh. In sostanza, egli è un tipico pittore nato dall'humus macchiaiolo, al quale ha dato accento espressionistico per mezzo dei suo furor di colorista, furor che il Fattori, con il suo metodo didattico del "siate individuali, non ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] con l'arrivo da Roma di Tommaso Cornelio e l'azione intrapresa da talune accademie, che spostarono energicamente l'accento dai temi letterari o eruditi a quelli scientifici e sperimentali.
Superato, con la guida di Camillo Colonna, il limite ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] Encore Mahomet et Charlemagne: l’économie politique au secours de l’histoire (IV [1949], pp. 4-9), dove l’accento era posto sulla seconda parte del titolo, cioè sulla necessità, sottolineata in una lusinghiera introduzione di Lucien Febvre, di creare ...
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GALEOTTI, Leopoldo
Giovanni Assereto
Nacque a Pescia, in Val di Nievole, il 13 ag. 1813 da Anton Giuliano, in una famiglia di piccola nobiltà. Nel 1835 si laureò in giurisprudenza a Pisa, ma la sua [...] .) il G., alla maniera del Balbo nelle Speranze d'Italia (1844), metteva in secondo piano le riforme e poneva l'accento sul problema nazionale invitando i principi italiani a stringere legami tra loro. Scoppiata poi negli ultimi mesi del '47 la crisi ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...