BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] alcuni celebri personaggi, il B. ha tuttavia nel suo stile di vita e nella sua produzione letteraria l'inconfondibile accento dell'uomo del riformismo illuministico. Nella grande stagione dell'avvento in Toscana delle "norme di libertà" sul commercio ...
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GUALTEROTTI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1456 da Lorenzo di Bartolomeo e da Lena di Tommaso Alberti. Il padre, morto prima del 1480, era stato titolare, in società con la famiglia della [...] del clero. Il G. ebbe in questo campo più successo del suo predecessore: agì con molto tatto e prudenza e mise l'accento sul fatto che la nuova tassa sui beni del clero sarebbe servita alla nobile causa del potenziamento dell'Università, che da Pisa ...
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CASTELLANI, Giovanni Battista
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cividale del Friuli il 12 febbr. 1820 dai nobili Giuseppe, medico, e Clara Claricini. Iscritto al seminario patriarcale di Venezia, seguì (1833-35) [...] Venezia in questa seconda fase dála sua missione il C., coerente con le sue scelte più recenti, pose l'accento soprattutto sulla necessità della convocazione della Costituente. Per lui il problema di Venezia poteva essere risolto solo se inserito in ...
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GENTILE, Panfilo
Maurizio Griffo
Nacque a L'Aquila il 28 maggio 1889, primogenito di Vincenzo, avvocato e uomo politico (fu anche presidente della Provincia), e di Giuseppina Giorgi. Dopo la laurea [...] , cui restò sempre fedele; questa evoluzione si percepisce anche negli scritti sulla religione, come dimostrano l'accento posto sull'osservanza della legge come principio interiore, la sottolineatura positiva del razionalismo greco, l'accenno allo ...
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DAGNINO, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova l'11 luglio 1834 da Giovanni e da Paola Graziano (sulla esatta data di nascita cfr. L. Carcereri, Quattordici lettere..., in Rass. st. del Risorg., [...] coi garibaldini dai quali lo separava come un abisso quel suo tipo di educazione mazziniana più propenso a mettere l'accento sulla religione, sul dovere, sui valori morali che non sugli interessi materiali immediati.
Al ritorno di Mazzini in Italia ...
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D'ALESSIO, Francesco
Guido Melis
Nacque a Montescaglioso (Matera) il 27 maggio 1886, da Carlo e Vincenza Salinari. Di condizioni economiche benestanti (il padre notaio, una lunga tradizione familiare [...] genn. 1923 una prolusione su Crisi dello Stato e crisi del diritto (Città di Castello 1923).
In essa poneva l'accento sulle "tre forze simultaneamente operanti: la tralignazione dell'idea di partito, il regionalismo, il sindacalismo". Nel marzo dello ...
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PELLEGRINI, Carlo (Ape)
Eugenia Querci
– Nacque a Capua il 25 marzo 1839.
La famiglia apparteneva alla nobiltà, vantando per parte di madre una discendenza dai Medici.
Conclusi i primi [...] bocca e le unghie lunghe ‘da mandarino’). Tutti elementi che lo rendevano, insieme alle trovate spiritose e all’accento italo-napoletano mai dissimulato, estremamente attraente per la pur rigida società vittoriana.
Le ‘vittime’ delle caricature erano ...
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LOCATI, Umberto
Simone Ragagli
Nacque a Castel San Giovanni, presso Piacenza, il 4 marzo 1503, da una famiglia di umili origini, ed entrò giovanissimo, il 13 luglio 1520, nel convento cittadino dell'Ordine [...] alle appendici di tipo inventariale, sia con la tradizione cronachistica cittadina dei secoli precedenti, anche se l'accento non viene assolutamente posto sugli eventi contemporanei all'autore. L'opera in generale, non avulsa da errori grossolani ...
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CONTI, Carlo
Stefano Andretta
Nacque a Roma da Torquato, duca di Poli, e da Violante Farnese, figlia naturale di Ottavio duca di Parma, intorno alla metà del sec. XVI. Dopo i primi studi nel prestigioso [...] canto suo, nei giorni di permanenza del nunzio non diede alcuna risposta realmente vincolante, anzi pose ripetutamente l'accento sul rischio che un atto impulsivo del papa potesse far riversare in Italia armate straniere "nemiche di questa Provincia ...
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GASPARDONE, Bianca Maria, contessa di Challant
Donatella Rosselli
Nacque tra il 1499 e il 1501 a Casale Monferrato, figlia unica di Giacomo Gaspardone, facoltoso mercante e uomo d'affari, tesoriere [...] , se ne andò a Pavia, ospite in casa di un suo parente, A. Lonate.
Alcuni autori, come G. Giacosa, hanno posto l'accento sulle scelte politiche e militari filofrancesi del marito per spiegare in parte il motivo del gesto della G., che avrebbe mal ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...