Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] a/, ŏ > /ɔ/, ō e ŭ > /o/, ū > /u/
In posizione atona il precedente schema si riduce a cinque elementi, perché fuori d’accento è stata neutralizzata l’opposizione tra medie chiuse e aperte:
(2) ī > /i/, ĭ, ē ed ĕ > /e/, a > /a/, ŭ, ō ...
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-IO, PLURALE DEI NOMI IN
Il plurale dei nomi in -io ha due forme, a seconda che la i di -io sia accentata o no.
• Se la i di -io è accentata, il plurale è -ii con la doppia i
leggìo ▶ leggii
zìo ▶ [...] .
Storia
Fino a tempi abbastanza recenti i plurali in -ii potevano essere scritti anche con una sola i con l’accento circonflesso (î); oggi si tratta di un uso fatto con compiaciuta ricercatezza
Trepidando ai pericoli corsi dal protagonista e ...
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OSSIMORO O OSSIMORO?
Per questa parola, che indica una figura retorica basata sull’accostamento di termini contraddittori, sono corrette entrambe le pronunce.
• Ossìmoro, con accentazione ➔sdrucciola, [...] segue la pronuncia dell’etimo greco oxỳmoron ed è la soluzione leggermente più diffusa.
• Ossimòro, con accentazione ➔piana, continua la pronuncia della parola in latino (la lingua attraverso la quale è giunta in italiano) ed è la soluzione ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] sulla vocale tematica dell’infinito (dalla II coniugazione latina: infatti, nel passaggio dal latino all’italiano, viene mantenuto l’accento su quella che nelle forme latine era la vocale lunga -ē-: tenére < tenēre, vedére < vidēre, persuadére ...
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UTENSILE O UTENSILE?
Entrambe le pronunce sono corrette, e rispondono a significati diversi.
• Utensìle, con accentazione ➔piana, è fedele all’etimo latino utensìlia, e si usa per il sostantivo
Gli [...] utensìli dell’idraulico sono la chiave a stella, il cacciavite e molti altri
• Utènsile, con accentazione ➔sdrucciola, segue il latino utènsilem, e si usa per l’aggettivo, quasi esclusivamente nell’espressione macchina utensile
Ci è arrivata una ...
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] avere solo il ruolo grammaticale di preposizione e rappresentano un insieme chiuso;
– le preposizioni improprie, che hanno un accento autonomo e non ammettono le forme articolate
davanti (➔davanti o davanti a?)
dietro (➔dietro o dietro a?)
dopo ...
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SEGUITO O SEGUITO?
Si tratta di due ➔omografi.
• Séguito, con accentazione ➔sdrucciola può essere:
– la 1a persona singolare del presente indicativo del verbo seguitare
Séguito sulla mia strada
– [...] seguitare, che significa ‘insieme di cose o persone che seguono’
È passato il medico con il suo séguito
• Seguìto, con accentazione ➔piana, invece è il participio passato del verbo seguire
Sono stato seguìto da un’auto sospetta.
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ANODINO O ANODINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘scialbo, senza carattere’ è anòdino. Si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola, che la parola aveva nel latino tardo e prima [...] significato in ambito medico di ‘calmante, lenitivo’).
La pronuncia anodìno, dovuta al modello delle numerose e diffusissime parole in -ino con accentazione ➔piana (carino, latino, tavolino), anche se piuttosto diffusa, è sconsigliabile.
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] per le ➔ vocali, dal momento che la lunghezza vocalica è determinata dalla struttura della ➔ sillaba: una vocale si allunga se è accentata e si trova in sillaba aperta non finale di parola: ad es., mela [ˈmeːla], faro [ˈfaːro]. Ciò significa che ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] di ortografia e riuscire a diffonderla. Nel congresso del 1912, la società impostò una riforma radicale, che prevedeva l’uso dell’accento grave su è e ò a scopo distintivo, dell’acuto sulle parole di pronuncia ambigua, la reintroduzione del ‹k› per l ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...