Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] determinativo affisso alla fine del nome; formazione di un passivo in -s, -sk; nuovi pronomi ecc.). Un forte accento musicale (in cui si distinguono, come nello svedese, due specie principali) ha conservato bene il vocalismo. Le occlusive sorde ...
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trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...]
Gli stessi concetti di tono ed elaborazione popolare hanno corso nel campo della novellistica. Così, mentre Croce ha messo l'accento sul valore d'arte assoluto che può raggiungere la fiaba, alcuni studiosi (quali S. Thompson, M. Lüthi, W. Eberhard ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] tragiche, come nell'Ecuba o, più ancora, nelle Troiane, in cui diversi casi tragici trovano la loro unità in un comune accento di dolorosa drammaticità. Del resto l'arte di E., pur nella varietà dei tentativi, è più unitaria di quanto possa sembrare ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] secolo dei nazionalismi?
Guerra, violenza, politica internazionale, sono al centro di un altro filone storiografico che pone l'accento sul conflitto non tanto tra due ideologie, quanto tra 'due ideologie armate' (Hassner 1994). Centrale è in questa ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] ci ha dato infine la sua opera più significativa. Ciò che colpisce di più in essa è l'universalità del suo accento, la ricchezza epicamente ampia del suo respiro. Non tanto per la materiale latitudine della sua architettura, la quale per altro ripete ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] del sapere delle «humanae litterae» e della filosofia morale. Nel De sui ipsius et multorum ignorantia egli pone l’accento sui limiti invalicabili delle capacità dell’uomo a comprendere le leggi della natura, sicuro per altro che quel poco che ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] del 1488 rimaneggiata e ampliata con l’aggiunta di altre opere grammaticali più brevi sulla versificazione e sull’accento. Più che una discussione scientifica, la disputa rivela la concorrenza tra due colleghi professori presso lo Studium Urbis ...
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CATANI, Francesco Maria Xaverio
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Nacque a Firenze il 1° dic. 1755 (non, quindi, nell'anno 1728 come afferma il Capra, p. 24) da Filippo di Anton Raffaello e Maria Rosa [...] Medicide (I [1778], pp. 63 ss.). Questa critica, mossagli forse da Giovanni Ristori (Capra, p. 24), metteva l'accento appunto sull'artificiosità delle due pièces, sulla loro mancanza di incisività e sulla scarsa immaginazione poetica dell'autore, che ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] anni 1950, sulle pagine della rivista Galaxy, emersero definitivamente le tendenze più mature del genere.
Caduto in gran parte l’accento epico, di scoperta e d’azione, alla letteratura di f. di marca realistica e oggettiva si viene ad affiancare, a ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] di un'affettività vissuta solo nell'immagine, storpiata e delusa dalla elementare durezza delle circostanze, non priva di un accento acre di verità, "originale perché sincera" come la definì il Graf (Per un nuovo poeta, in Nuova Antologia, 16 ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...