I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] , cardiopalmo → cardiopalma, ecc. (Tesi 1994: 246-255).
Trascurando un aspetto marginale quale la pronuncia sdrucciola che rispecchia l’accento greco originario in sclèrosi, nècrosi e sim., tipica dell’uso colto o specialistico di oggi (mentre l ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] del corpo fonico della parola, dovute all’uso dell’appellativo in unione con un nome proprio, che attrae di preferenza l’accento principale del sintagma: sor < signor, don < dominus, il già visto troncamento di dottor(e) professor(e), ecc.
Tra ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] già paretimologica) «Sanctuluri» del 1364-1365; si tratta invece di un derivato del fitonimo séllaru «sedano», con spostamento dell’accento e con l’esito -ll- > -dd-.
Pseudoagionimo è anche Santa Giorgìa (frazione di Scido, in provincia di Reggio ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] delle immagini. Le ricerche anatomo-cliniche successive, in particolare quelle di H. Head, hanno messo l’accento sull’artificiosità della suddivisione della parola in componenti elementari (motorie, auditive e visive) e sulla impossibilità di ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] o cartvelico della stessa. Il frazionamento dialettale è minimo. Nella fonetica si nota la presenza di un forte accento espiratorio che ha prodotto frequenti cadute di vocali atone. Il georgiano si scrive con un alfabeto derivato da quello ...
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Stato dell’Africa orientale, situato nella sezione nord-orientale del Corno d’Africa. Si affaccia a N sul Golfo di Aden, a E sull’Oceano Indiano; confina a NO con il Gibuti, a O con l’Etiopia, a S e SO [...] e nella regione dei fiumi Uebi Scebeli e Giuba. Fonologicamente conservativo per la presenza di faringali, possiede un accento tonale con funzione prevalentemente morfologica, flessione nominale a quattro casi e, come molte lingue cuscitiche, un ...
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PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] Volterra, 1973).
Per quanto concerne tali aspetti pragmatici possiamo concludere dicendo che tutta la p. attuale pone l'accento sulle dimensioni pragmatiche e sociali del linguaggio inserendosi così in modelli più ampi della mente e della società. È ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] libro) codifica un’informazione data (cioè già nota o accessibile agli interlocutori) e in cui il parlante vuole porre l’accento sulla persona denotata dal possessivo, generalmente per creare un effetto di contrasto: ad es., opponendo tuo a un’altra ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] », siga «sigaretta», simpa «simpatico», e ancora, con funzioni eufemistico-occultative, realizzate anche con lo spostamento d’accento, stica «’sti cazzi». Più rari gli scorciamenti con cancellazione della parte iniziale delle parole: mella «caramella ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ]
(31) milleuno [non *milluno]
(32) milleottocento [non *millottocento]
I composti di tre vanno accentati, benché il numerale tre, da solo, non necessiti di accento, e malgrado una certa oscillazione nell’uso, anche letterario:
(33) ma il desiderio ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...