D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] contro le minoranze cittadine era stata così sottolineata ed approfondita. Per intanto la lotta, coloritasi di accenti astiosi contro progressisti e democratici, era stata incanalata principalmente contro il prefetto della Sinistra, presto isolato ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] scienziati italiani, esaminando la situazione della ricerca zoologica in Europa (Osservazioni sullo stato...) il B. poneva l'accento sulle difficoltà che ancora si frapponevano a una sistemazione naturale delle specie animali ed in particolare sulla ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] un maggiore ossequio alle concezioni agostiniane); in una epistola dedicatoria inedita, di poco seguente, a Leonello d'Este, l'accento batte invece sulla varietà inopinata e istruttiva dei casi posti in luce (Modena, Bibl. Est., cod. Lat. 237, memb ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] politico, quanto all'esercizio dei diritti sindacali. A differenza delle altre organizzazioni, inoltre, la CGIL metteva l'accento non solo sul salario, ma anche sulle conseguenze che il progresso tecnico determinava sull'organizzazione del lavoro e ...
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FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] nonché di esaminare più obiettivamente il naturalista e il mecenate nei suoi debiti e nei suoi limiti. Con l'accento posto sulla descrizione della realtà sociale, spirituale, religiosa, sulle tradizioni e le strutture politiche che influenzarono F. e ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] Non c'è un paese (Sanremo 1921), raccolta di componimenti poetici scritti tra il 1916 e il 1920, nutrita di accenti crepuscolari e di motivi anticittadini ed arcadici: "un paese all'antica, senza lega operaia, né rossa né nera...".
Nel dicembre ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] , che oggi appare frutto di un illuminismo in ritardo per lo scarso interesse all'elemento soprannaturale, l'accento quanto meno semipelagiano, la noncuranza per la tradizione ecclesiastica e lo sviluppo del dogma nella storia.
Contemporaneamente ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...