Pittore, designer e saggista argentino (Buenos Aires 1922 - Milano 2018). Membro fondatore del gruppo d'avanguardia argentino Arte concreto, ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell'arte moderna [...] come indagine tecnico-scientifica, il più possibile svincolata dalle esigenze del consumo. In seguito ha posto l'accento sulla necessità di un'intenzione politica di ogni intervento nel nostro ambiente. Ha insegnato presso la Hochschule für ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] e le raccolte di miracoli. Queste categorie possono essere conservate come riferimenti di comodo, ma oggi sembra preferibile mettere l'accento sugli aspetti comuni a tutti questi testi, di cui la Chiesa ha fatto usi diversi secondo le epoche.
Nel ...
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DISNEY, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa il 430-420 a. C. Il nome è tolto da una piccola anfora un tempo nella Collezione Disney, passata ora alla Gliptoteca Ny Carlsberg (Copenaghen). [...] vasi, per lo più pelìkai, con scene di palestra o dialoghi di giovani ammantati, scialbe figure e panneggi triti. L'unico accento vigoroso può vedersi in una piccola oinochòe di New York in cui è figurato un arciere non più giovane, con lineamenti ...
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Scultore francese (Mont-de-Marsan 1874 - Parigi 1946). Mosse dall'esempio di A. Rodin (Spleen, 1902), ma reagì poi presto all'impressionismo plastico tornando alla struttura e alla fermezza della forma, [...] e le teste, che modellò in gran numero, sono tra le cose migliori della scultura contemporanea; nelle grandi figure (Atleta, 1923; Eva, 1925; Baccante, 1930; ecc.), dal sottile accento arcaico, D. spinse talvolta troppo oltre l'evocazione classica. ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] a Vienna (1501-04), sembrano connettersi con la cosiddetta scuola danubiana per l'intenso espressionismo e per il particolare accento posto sul paesaggio: accanto alle Crocefissioni (Vienna, Kunsthist. Mus.; Monaco, Alte Pinak., quest'ultima del 1503 ...
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Marini, Marino. - Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi [...] forma, all'organizzarsi dello spazio stesso in forme plastiche; i suoi nudi e i suoi ritratti, pur conservando un vigoroso accento realistico, mirano sempre a valori di pura plastica, intesi come una "costante" di ogni aspetto della realtà.
Vita
Fu ...
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Pittore lituano (Kibartai, Lituania, 1860 - Mosca 1900), uno dei più significativi paesaggisti russi del sec. 19º. Membro del gruppo degli Ambulanti, partecipò successivamente anche alle mostre del Mondo [...] di V. D. Polenov, ne sviluppò il delicato paesaggismo trasfigurandolo in atmosfere cariche di lirismo e pervase da un lieve accento intimo e malinconico (Primavera, acqua in piena, 1897, e Dopo la pioggia, Plios, 1889, entrambi a Mosca, Galleria Tret ...
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Pittore (Utrecht 1590 - ivi 1656), il più noto dei seguaci nordici del Caravaggio. Allievo di A. Bloemaert, fu in Italia dal 1610 al 1622. A Roma, dove fu protetto dal card. Scipione Borghese e dal marchese [...] Scala), in cui la drammaticità caravaggesca è già talvolta smorzata - come poi maggiormente dopo il ritorno in patria - da qualche accento accademico. Su di lui influirono anche O. Gentileschi e H. Terbruggen. Nel 1619 si fermò a Firenze, dove lavorò ...
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Pittore pisano (notizie dal 1321 al 1345). La sua unica opera certa (firmata e documentata, 1344-45) è il polittico con S. Domenico e storie della vita del santo per la chiesa di S. Caterina a Pisa (ora [...] formazione integralmente toscana, di matrice senese ma aperta alle innovazioni fiorentine; le altre quattro storie, per l'accento realistico e la maggiore scioltezza dell'esecuzione, hanno fatto ipotizzare contatti di T. ora con la scuola emiliana ...
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VOS, Cornelis de
Arthur Laes
Pittore fiammingo (nato a Hulst circa il 1585, morto ad Anversa il 9 maggio 1651). Allievo di David Remeeus di Anversa, viaggiò dal 1604 al 1608. Maestro in Anversa nel [...] ma specialmente ritratti in cui si propose gli esempî del Rubens e del Van Dyck. Ma l'arte sua ha un accento più arcaico. C. d. V. riproduce, con sincerità e precisione, la fisionomia dei suoi concittadini, dai quali ebbe numerose ordinazioni. Nella ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...