Pittore fiammingo (Oudenaarde 1605 o 1606 - Anversa 1638). A un primo periodo (1621-26) appartengono molte scene contadinesche, spesso fortemente caricaturali, con motivi che ricordano Brueghel il Vecchio. [...] un delicato chiaroscuro, con predilezione per i toni grigio-violacei. I soggetti, tratti ancora dalla vita rustica, hanno un accento più drammatico. Ad Anversa trascorse l'ultimo periodo della sua attività (1631-38), producendo per lo più paesaggi ...
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Filosofo (Coburgo 1857 - Berlino 1887). Fu (1879-80) precettore a Bayreuth del figlio di Richard Wagner, Sigfrido; le idee filosofiche del compositore esercitarono influsso su di lui, già attratto nell'orbita [...] Entstehung der neueren Ästhetik (1886), prende in considerazione il pensiero estetico del Settecento e dell'Ottocento, ponendo l'accento soprattutto sui problemi della creatività artistica (avvicinata a quella divina) e del gusto. L'impostazione di S ...
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Pittore, designer e saggista argentino (Buenos Aires 1922 - Milano 2018). Membro fondatore del gruppo d'avanguardia argentino Arte concreto, ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell'arte moderna [...] come indagine tecnico-scientifica, il più possibile svincolata dalle esigenze del consumo. In seguito ha posto l'accento sulla necessità di un'intenzione politica di ogni intervento nel nostro ambiente. Ha insegnato presso la Hochschule für ...
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Scrittore turco (Tekirdaǧ 1840 - Chio 1888), tra i fondatori della letteratura turca moderna. Giornalista dotato, seguace delle idee dei Giovani Turchi, N. fuggì nel 1867 in Europa dove soggiornò esule [...] yahud Silistre ("Patria ovvero Silistra", 1873), un dramma che pur sottolineando gli ideali dell'Impero Ottomano poneva l'accento sul concetto di nazione turca. Esiliato a Famagosta, scrisse il dramma Zavallı Çocuk ("L'infelice fanciullo", 1873) e ...
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Poeta francese (Tournay, Alti Pirenei, 1868 - Hasparren 1938). Dopo una breve adesione al simbolismo, si liberò da ogni tradizione arcadica o scolastica, e interpretò liricamente la vita della natura, [...] , 1901; Le triomphe de la vie, 1902; Clairières dans le ciel, 1906; Les Géorgiques chrétiennes, 1911-12). Un vivo accento religioso, che non discorda dall'indole delle sue prime ispirazioni, si manifesta nelle opere posteriori al suo ritorno al ...
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Scultore francese (Mont-de-Marsan 1874 - Parigi 1946). Mosse dall'esempio di A. Rodin (Spleen, 1902), ma reagì poi presto all'impressionismo plastico tornando alla struttura e alla fermezza della forma, [...] e le teste, che modellò in gran numero, sono tra le cose migliori della scultura contemporanea; nelle grandi figure (Atleta, 1923; Eva, 1925; Baccante, 1930; ecc.), dal sottile accento arcaico, D. spinse talvolta troppo oltre l'evocazione classica. ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] a Vienna (1501-04), sembrano connettersi con la cosiddetta scuola danubiana per l'intenso espressionismo e per il particolare accento posto sul paesaggio: accanto alle Crocefissioni (Vienna, Kunsthist. Mus.; Monaco, Alte Pinak., quest'ultima del 1503 ...
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Marini, Marino. - Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi [...] forma, all'organizzarsi dello spazio stesso in forme plastiche; i suoi nudi e i suoi ritratti, pur conservando un vigoroso accento realistico, mirano sempre a valori di pura plastica, intesi come una "costante" di ogni aspetto della realtà.
Vita
Fu ...
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Pittore lituano (Kibartai, Lituania, 1860 - Mosca 1900), uno dei più significativi paesaggisti russi del sec. 19º. Membro del gruppo degli Ambulanti, partecipò successivamente anche alle mostre del Mondo [...] di V. D. Polenov, ne sviluppò il delicato paesaggismo trasfigurandolo in atmosfere cariche di lirismo e pervase da un lieve accento intimo e malinconico (Primavera, acqua in piena, 1897, e Dopo la pioggia, Plios, 1889, entrambi a Mosca, Galleria Tret ...
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Studioso di preistoria ed etnologo francese (Parigi 1911 - ivi 1986); prof. di etnologia alla Sorbona (dal 1969). Soggiornò a lungo in Giappone e nel Pacifico settentrionale studiando la cultura materiale [...] in Europa, dove partecipò a importanti scavi archeologici, si dedicò allo studio comparato della tecnologia, ponendo l'accento sulla complessità dei processi di adozione di un nuovo elemento culturale, indipendentemente dalla sua origine interna o ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...