Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] ‛non civilizzati' dell'Asia e dell'Africa - e gli imperialismi antichi; si tratterebbe piuttosto di un processo di acculturazione forzata affine a molti altri della storia universale, i quali sono sempre terminati con il trionfo - conseguito, o ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] cittadina era stata determinata dal successo nell’arte tipografica e nell’editoria locale, Galimberti rappresentava il primo caso di acculturazione e di ingresso nella vita pubblica del suo gruppo familiare, e l’assenza di un più solido retroterra ...
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Meridionale, questione
GGuido Pescosolido
di Guido Pescosolido
Meridionale, questione
sommario: 1. Un problema antico, controverso e irrisolto. 2. Nord e Sud all'inizio del XX secolo. 3. Le strategie [...] più vicini a quelli medi europei, in una misura del tutto impensabile all'indomani della seconda guerra mondiale. Il grado di acculturazione, le forme associative, i sistemi e il livello di accesso alle comunicazioni e agli scambi di beni materiali e ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] del suo patrimonio spirituale, trasforma e riutilizza le barriere esterne imposte in funzione difensiva dai pericoli dell'acculturazione e dell'assimilazione, impostando sempre più in termini manichei il suo rapporto con il mondo circostante. Nel ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] . Ma una raccolta sistematica oltrepassava le forze dei pochi cultori; nel frattempo l’etnocidio dei nativi, l’acculturazione forzata e rapidissima, la riduzione nelle riserve resero difficilissimo realizzare studi su lingue e culture in estinzione ...
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GRECIA
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Antonio Solaro
Emanuele Banfi
Mario Vitti
Vincenzo Tiné
Nunzio Allegro
Antonino Di Vita
Efi Strousa
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, [...] questo momento si colloca quindi in una posizione intermedia tra colonialismo e autoctonismo: è probabile che i fenomeni di acculturazione, già in atto col Preceramico, possano essere messi in relazione con le attività di scambio a breve distanza tra ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] sarebbe stato il nucleo aggregante e significativo, tanto più perché destinato a diventare più omogeneo, più diffuso, più acculturato e più consapevole.
Era un socialismo che faceva riferimento al lavoro manuale, e quando si rivolgeva ad altri ceti ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...