Femtochimica
Salvatore Califano
Il termine, composto da femtosecondo (10−15 s) e chimica, ha avuto origine nell'ultimo ventennio del 20° sec., all'interno del gruppo di ricerca diretto dal premio Nobel [...] di protone, come un azoto o un altro atomo di ossigeno, il protone tende a migrare dal gruppo ossidrile, divenuto ora un acido forte, per attaccarsi all'atomo di azoto o di ossigeno. Tale reazione è tanto più rapida se il protone si trova già in ...
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deidroalogenazione
Simone Gelosa
Reazione chimica attraverso la quale un alogenuro organico perde un atomo di idrogeno e uno di alogeno (per es., bromo o cloro), per formare un composto contenente un [...] viene generalmente chiamata β-eliminazione; essa costituisce il processo inverso della reazione di addizione di acidi alogenidrici agli alcheni. Altri esempi di applicazione di tali reazioni sono le deidroalogenazioni degli alogenuri alchilici ...
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tellurio Elemento chimico di numero atomico 52, peso atomico 127,60, simbolo Te. Ne sono noti 8 isotopi stabili con peso atomico fra 120 e 130.
Il t. fu scoperto nel 1782 da J.F. Müller, ma fu isolato [...] allo zolfo e al selenio (ma ha carattere più metallico rispetto a essi); reagisce con gli alogeni, con gli acidi nitrico e solforico; a differenza del selenio non si scioglie nelle soluzioni acquose dei solfiti; nei suoi composti presenta numero ...
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Chimico (Glasgow 1805 - Londra 1869); allievo di T. Thomson, docente di chimica a Glasgow e quindi a Londra (1837-55); membro della Royal Society dal 1836. Effettuò notevoli ricerche sui fenomeni diffusionali [...] degli studî chimico-fisici e uno dei fondatori della chimica dei colloidi. Notevoli furono anche le ricerche sugli acidi e i sali fosforici; studiò la natura della combinazione dell'acqua di cristallizzazione nei sali; inoltre, proseguendo gli ...
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Composti chimici (anche detti carbilammine) contenenti il gruppo monovalente −NC legato a un radicale idrocarbonico; la formula generale degli i. è perciò RNC; sono isomeri dei nitrili, caratterizzati [...] . Sono liquidi incolori molto tossici, di odore molto sgradevole, poco solubili in acqua; reagiscono con acidi minerali diluiti, idrolizzandosi facilmente in acido formico e nell’ammina primaria: R−N=C+2H2O⇆R−NH2+HCOOH
per ossidazione si trasformano ...
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Nome comune di Daucus carota (in particolare della varietà sativus) e della sua radice giallo-aranciata, dolce, mangereccia (v. fig.). Daucus carota è un’erba delle Apiacee, annua o bienne, spontanea in [...] per distillazione l’ olio di c., liquido oleoso, volatile, giallo, di odore aromatico, contenente caroteni, pinene, limonene e gli acidi palmitico, butirrico e isobutirrico; è impiegato per la fabbricazione di sostanze aromatiche e in profumeria. ...
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RESINE SINTETICHE
Eugenio Mariani
(v. resina, XXIX, p. 88; App. II, II, p. 684; plastiche, masse, XXVII, p. 493; App. I, p. 492; plastiche, materie, II, II, p. 555; III, II, p. 428; IV, III, p. 2)
La [...] , al vertice, e dall'atomo d'azoto inferiore a un dato valore (115°); il catalizzatore viene attivato da sostanze acide. Un impianto che utilizza questi catalizzatori è già in funzione.
Dendrimeri. - In molti polimeri naturali agli inizi lo sviluppo ...
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Chimico biochimico statunitense, nato a Chicago l'8 dicembre 1947. Ha studiato chimica al Grinnell College conseguendo il Bachelor of Arts (1970) e poi il PhD a Berkeley (1975). In seguito si è occupato [...] , mentre solo le proteine erano dotate di azione catalitica. Risultava pertanto difficile immaginare come il primo genoma ad acido nucleico avesse potuto replicarsi senza il contributo di un catalizzatore proteico e come si fosse potuto formare un ...
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Composti chimici naturali
Cesare Casagrande
Carlo Scolastico
La chimica organica ha avuto un ruolo essenziale per lo sviluppo moderno della farmacologia e della terapeutica. Nei primi anni dell'Ottocento, [...] che si è arricchito dopo la scoperta negli anni Ottanta degli acidi endriandici (Tav. V C) nella lauracea australiana Endrianda introrsa studi (Tav. V D, R=CH=CH−COO− Me); gli acidi D, E e A sono stati ottenuti in modo analogo dall'intermedio poliene ...
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BIFFI, Antonio
Aldo Gaudiano
Nacque a Milano il 3 marzo 1831 da Giosuè, piccolo commerciante, e da Antonia Friedmann.
Iniziò la sua attività di chimico a Milano, come praticante nella scuola di chimica [...] il suo successore L. Chiozza, del quale divenne assistente. In quel periodo pubblicò un lavoro sui composti ammidici dell'acido glutarico e un altro sulla solfofenilanilide. Dopo la laurea in chimica, conseguita a Pavia nel 1855, restò presso quella ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è indicata dal numero di gruppi ossidrilici...
acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...