CIMITILE
L. Pani Ermini
Centro della Campania in prov. di Napoli, a meno di km. 1 da Nola, la cui origine e il cui nome sono legati alla presenza nel suburbio dell'antica città romana di una vasta area [...] l'ospizio costruito per i pellegrini poveri - dove, al piano superiore, aveva trovato alloggio lo stesso Paolino -, l'acquedotto che serviva per le diverse necessità, tra cui l'alimentazione delle fontane di cui era dotato il complesso martiriale, e ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bolsena
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Bolsena
La città etrusca di Orvieto (lat. Volsinii), distrutta dai Romani nel 264 a.C., fu rifondata nel sito dell’attuale B. (lat. [...] ampio oecus, pavimentato in opus sectile e aperto a est su un notevole ninfeo a nicchie. La costruzione di un acquedotto rese possibile quella delle grandi terme pubbliche (le cd. Terme di Seio Strabone), assegnabili probabilmente a epoca flavia, di ...
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Vedi SALONA dell'anno: 1965 - 1997
SALONA (Σάλων, Salona, Salonae, in croato Solin)
M. Mirabella Roberti
Città greca fondata sulla costa adriatica orientale dai coloni siracusani di Issa (Lissa) nella [...] subito a E del centro episcopale; esse sono del tipo a cortile centrale e l'insieme è simmetrico ad un asse N-S. L'acquedotto più antico sembra quello di Augusto.
Le case private di S. non sono ben note: solo un edificio a N della basilica episcopale ...
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PORTO D'ANZIO (Antium)
A. La Regina
Città marittima situata sul litorale volsco, 58 km a S-E di Roma. Le popolazioni della zona svolsero una intensa attività marinara fino da epoca antichissima, anteriore [...] la scena. È costruito in opera mista e datato alla seconda metà del I sec. d. C. Sono infine visibili i resti di un acquedotto, in opera laterizia del II sec. d. C., che conduceva l'acqua da una sorgente situata 4 km ad O della città, presso il ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] al III sec. d. C., di cui resta una elegante figura di Kairòs. Ad epoca traianea è da attribuire un ponte-acquedotto sullo uadi Ziuana (l'unico finora noto in Cirenaica), a due fornici di luci diverse, restaurato da Giustiniano.
Un arco onorario ...
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Vedi VOLUBILIS dell'anno: 1966 - 1997
VOLUBILIS
P. Romanelli
È il centro archeologico più importante del Marocco; gli scavi, iniziati metodicamente nel 1915, ne hanno rimesso in luce una larga parte, [...] numero di stele votive; un piccolo tempio di tipo africano e cioè con la cella entro ampia corte porticata; un acquedotto a più bracci, sotterraneo nel percorso fuori della città, sopraterra entro questa fino al punto di arrivo ad una fontana ...
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DE ANGELIS D'OSSAT, Gioacchino
Bruno Accordi
Nacque a Roma il 29 ag. 1865 da Rocco e da Maria Virgili.
Laureatosi nella città natale in scienze naturali nel 1891 e attratto dalla ricerca scientifica, [...] tra i colli Palatino e Oppio, la roccia in cui fu scavato il sepolcro degli Scipioni, la linea seguita dall'acquedotto Marcio per arrivare sul Campidoglio, il problema dell'isola Tiberina (se sia o meno alluvionale), il Lacus Curtius al Foro ...
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Vedi BUTRINTO dell'anno: 1959 - 1994
BUTRINTO (Βουϑροτός, Buthrŏtum, alb. Vutrinto)
P. C. Sestieri
Città localizzata a poca distanza dal confine greco-albanese, quasi di fronte a Corfù, sulla riva occidentale [...] , che testimoniano della floridezza della città in età romana, sono un grandioso ninfeo, varî edifici termali, i resti dell'acquedotto, ancora visibili nella vicina pianura di Zara. Ma forse il monumento più caratteristico, e certamente il più famoso ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bologna
Giovanna Bermond Montanari
Bologna
Città (etr. felzna; lat. Felsina, Bononia) sorta nella pianura delimitata dai fiumi Reno e Savena. Ebbe un notevole sviluppo [...] dell’edificio.
Resta ipotetica invece l’ubicazione dell’anfiteatro presso la chiesa dei Ss. Vitale e Agricola. L’acquedotto di età augustea ha un grande condotto sotterraneo tuttora in funzione. Ormai accertata è la collocazione del foro sotto ...
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DJEBEL OUST
M. Fendri
Sul fianco NE del massiccio di D. O., che domina la pianura dell'oued Miliane, a 35 km da Tunisi, si stendono i resti di un piccolo agglomerato romano ancora anonimo, il cui impianto [...] un bacino di sbarramento, di una capacità di 3.500 m3, raccoglieva le acque di scolo che erano condotte per mezzo di un acquedotto verso un secondo bacino-cisterna, di 10.000 m3 di capacità, e che sembra sia stato in uso fino all'epoca islamica.
Le ...
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acquedotto
acquedótto (ant. acquidótto) s. m. [lat. aquaedŭctus, cioè aquae ductus «conduttura d’acqua»]. – 1. Presa e conduzione di acque da un luogo a un altro; in questa accezione astratta, il termine è limitato alla locuz. servitù d’a....
vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, lo spazio riservato davanti alle tombe....