DAMIANI, Lorenzo
Pasquale Stoppelli
Nacque a Pisa, o meno probabilmente a, Pistoia, sul finire del sec. XIV o nei primi due decenni del successivo, come si desume dalla tradizione manoscritta dei soli [...] nel sonetto Porco putente pessimo poltrone, che è d'invettiva contro un tale Piero di Pardino, il D. combina l'acrostico, che rivela il nome del destinatario, con il gioco insistito delle allitterazioni; in Vera - Amicizia - glorioso - bene, uno dei ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] Scala, Samaritana, partorì due gemelle, Gidino da Sommacampagna, all'epoca alto funzionario presso la corte scaligera, inviò a F. alcuni acrostici in omaggio dei genitori - rime poi raccolte nel suo Tractato et arte de li rithmi volgari - ai quali F ...
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DELLO da Signa
Giovannella Desideri
Nacque probabilmente nella prima metà del sec. XIII.
Della vita di D. (forse un ipocoristico) poco o nulla si conosce. L'anno della sua nascita è ignoto, così come [...] il nome di D. una solida fama di autore "di quelli scherzi, che il Redi appella puerili, cioè di inserir gli acrostici ne' componimenti, e di ricolmarli di desinenze simili, l'obbligazione delle quali cose, gli faceva riuscire, anzi guazzabugli di ...
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CURTI (Corte, Corti, Curtius), Lancino
Eduardo Melfi
Ebbe a Milano natali che i biografi garantiscono non oscuri (ma ci è stato tramandato solo il nome della madre, Caterina Appiani), probabilmente [...] numero di forme di poesia artificiosa (sulla scia tanto della tradizione ellenistica che di quella medioevale): technopaegnia, acrostici, versi retrogradi, ecc., anche in ardue e rare combinazioni. È una produzione che, liquidata già nel Cinquecento ...
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PUNTONI, Vittorio
Camillo Neri
PUNTONI, Vittorio. – Nacque a Pisa il 24 giugno 1859 in una famiglia di origine umile, figlio di Mariano e di Angiola Meini. Ebbe una sorella, Ida.
Studiò presso la Scuola [...] -241; Postille sopra gli Aurei Versi dei Pitagorici, ibid., 1882, vol. 1, n. 2, pp. 181-192; Gnomologii acrostici fragmentum Graece una cum metaphrasi Copto-Sahidica, Pisa 1883; De Phaedrae indole et moribus in Euripidis Hippolyto Stephanephoro, Pisa ...
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VENIER, Domenico
Giacomo Comiati
VENIER, Domenico. – Nacque a Venezia il 25 dicembre 1517, secondogenito di Giovanandrea Venier da San Vio, senatore e dotto mecenate, e di Foscarina Foscarini, nobildonna [...] -retorico. In una parte della sua produzione Venier, infatti, si fa sperimentatore di tessiture difficili e di acrostici, praticando la rapportatio e dedicandosi a schemi verbali iterativi e posizionali, che molta influenza avrebbero avuto sulla ...
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SANGUINETI, Edoardo
Niva Lorenzini
SANGUINETI, Edoardo. – Nacque a Genova il 9 dicembre 1930, figlio unico di Giuseppina Cocchi, torinese, e di Giovanni, nativo di Chiavari, impiegato di banca.
Dopo [...] 2010), ultima sintesi di una poesia che, nel riferire in chiave grottesca ‘occasioni’ in forma di rebus o acrostici alla maniera dell’Opificio di letteratura potenziale - OpLePo (Sanguineti era stato eletto faraone poetico dell’Istituto patafisico di ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] fondamentalmente visionario, pieno di simboli e di allegorie, complicato da glosse ora erudite ora burlesche, intessuto di acrostici. Costruito sul classico pattern allegorico delle tre età dell'uomo si carica di significati autobiografici. Tre sono ...
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EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] a quelli più complessi, come in un'altra poesia (n. II), dedicata ancora a Sergio III, nella quale riesce a creare l'acrostico - che è a sua volta un esametro - "Aeternum salve presul stans ordine Petri", servendosi non solo della prima e dell'ultima ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] quello degli Estensi che egli più amò; alla seconda una giovinetta, Antonia Caprara, il cui nome ricorre più volte in acrostico negli Amorum libri e che dovrebbe essere la stessa fanciulla battezzata in S. Giovanni Battista di Reggio il 31 ott. 1451 ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...