BENCIVENNI, Zucchero
Cesare Segre
Fiorentino del "popolo" di S. Piero Maggiore, notaio, il B. ha consegnato le poche notizie che sinora ci son giunte di lui agli incipit e agli explicit delle sue opere, [...] in Il Borghini, I [1863], pp. 158-60).
La traduzione di Rhazes è chiusa, nel codice Laur. LXXIII, plut. 43, da un acrostico in cui il B. se ne dichiara autore; il lapidario, risalente a quello ben noto di Marbodo, che nello stesso codice lo segue, è ...
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Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi [...] per il cammino stretto e arduo della virtù che conduce a "riposo eterno". Tutto il poema è costruito come un enorme acrostico: le lettere iniziali di ciascuna terzina formano infatti tre sonetti di dedica, i primi due indirizzati a "madama Maria ...
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DAMIANI, Lorenzo
Pasquale Stoppelli
Nacque a Pisa, o meno probabilmente a, Pistoia, sul finire del sec. XIV o nei primi due decenni del successivo, come si desume dalla tradizione manoscritta dei soli [...] nel sonetto Porco putente pessimo poltrone, che è d'invettiva contro un tale Piero di Pardino, il D. combina l'acrostico, che rivela il nome del destinatario, con il gioco insistito delle allitterazioni; in Vera - Amicizia - glorioso - bene, uno dei ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] nelle sue opere, compreso il nome che, nella forma autentica, compare senza il toponimico Aretinus, tanto nell'acrostico in esametri e nella lettera dedicatoria premessi al Micrologus, quanto nell'Epistola ad Michaelem.
Nel dedicare la propria ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] di cui riferisce il Villani sia successivo a quello presso la corte viscontea.
Il nome di Luchino è nascosto in acrostico nei testi del mottetto Lux purpurata / Diligite iustitiam e del madrigale Lo lume vostro, dolce mio segnore. Il primo brano ...
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Branca, Taddeo del
Franco Mancini
Poeta e grammatico (secc. XIV-XV). Trascorsa la fanciullezza e parte della giovinezza nella nativa Verona (ancora canibus ditata), ne esulò avanti il 1405, l'anno della [...] contenuti dell'umanista veronese dalle non infrequenti allusioni autobiografiche (perfino il suo nome si ricava una volta da un acrostico) o a episodi e personaggi reali, che con discreta disinvoltura entrano quali protagonisti a far parte dei suoi ...
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LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] sono il libro biblico che più rassomiglia letterariamente a quello di Geremia. A ciò si è obiettato che la forma acrostica, in esse impiegata, è troppo artificiosa e impacciante per un poeta della forza di Geremia; ma si è risposto osservando ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] mottetto Ave Regina celorum / Mater innocencie / Ite missa est, in quanto reca il nome dell'autore sotto forma di acrostico (Marcum Paduanum) nel testo del duplum. È possibile che, nel contesto delle consuetudini liturgiche padovane, questo brano sia ...
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Nembrot (Nemrod, Nimrod; in D. anche Nembrotto)
Gian Roberto Sarolli
Figlio di Chus, il " robustus venator coram Domino " (secondo la lezione della Vulgata, Gen. 10, 9) oppure il " gigans venator contra [...] punita aperti, con quello di Lucifero, in Pg XII 25-63 (Vedea colui...), e costruiti in modo da formare l'acrostico VOMo, e insieme l'impiego dell'equazione topologica ‛ Babel = confusio ' (artificio retorico reso canonico da Isidoro sulla scorta di ...
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STAMPA, Gaspara
Giulio Reichenbach
Poetessa, nata a Padova non sappiamo precisamente quando, ma intorno al 1520-25; morta a Venezia il 23 aprile 1554. Recatasi presto con la famiglia a Venezia, rimase [...] irregolari si davano convegno. Abbandonata da Collaltino, passò ad altri amori: un Bartolomeo Zen è rivelato nell'acrostico di un sonetto, un Guiscardo (forse il giureconsulto bergamasco Giovanni Andrea Viscardo) è esplicitamente nominato in altri ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...