HERMOKREON (῾Ερμοκρέων)
G. A. Mansuelli
Architetto greco, presumibilmente del III sec. a. C. Costruì in Parion l'altare dei Giganti, presso il tempio di Apollo Aktàios (Strab., x, 5, 7 = C. 487; xiii, [...] Gerone II a Siracusa (269-215). Rappresentazioni di esso si trovano su monete di Parion: era quadrangolare, con volute acroteriali e un fregio di ghirlande.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2086-2087; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, c ...
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Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] il Roux, di bassorilievi decoranti il fregio interno del pronao). Lo stesso autore, per 2.240 dracme eseguì le statue acroteriali di uno dei frontoni, mentre Theotimos, per la stessa somma, fece gli acroteri dell'altro timpano. Hectoridas ricevette 1 ...
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LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris)
A. de Franciscis
P. Zancani Montuoro
Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace [...] la cornice a dentello, le teste leonine in pietra della sima, che possono scendere anche al IV sec., e la decorazione acroteriale in marmo. L'acroterio centrale era un gruppo formato da una nereide al centro ed i Dioscuri ai lati su cavalli sostenuti ...
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ORIZIA (᾿Ωρείϑυια, Orithyia)
E. Paribeni
È una tipica figura di "sposa del vento" (Windbraut) di cui praticamente non viene ricordato altro che l'inseguimento e il ratto da parte di Borea. La paternità [...] storie di altre fanciulle fuggenti quali Amymone o Polissena.
Il ratto di O. s'incontra in grandi edizioni plastiche nei gruppi acroteriali di Delo e di Cirene, ambedue apparentemente databili sull'estremo scorcio del V sec. a. C. Nel marmo di Delo ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] antefisse con Gorgoni e Sileni, altri elementi di decorazione fittile dipinta (cornici, gocciolatoi a protome leonina) e due grandi figure acroteriali di Nikai in volo, della seconda metà del VI sec. a. C., tra i più antichi esempi di grande scultura ...
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VULCA
M. Pallottino
Coroplasta etrusco di Veio. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 157), che cita Varrone, fu chiamato a Roma e incaricato dal re Tarquinio Prisco di modellare per il tempio capitolino, [...] scavi del tempio in località Portonaccio, iniziati nel 1914, dai quali provengono il famoso Apollo e le altre statue acroteriali consimili nonché figure di altro modulo e genere, antefisse, ecc, Come è noto, queste opere non soltanto eccellono per ...
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Vedi IMERA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
IMERA (v. vol. iv, p. 119)
N. Bonacasa
L'identificazione del sito archeologico di I., dovuta per primo a Tommaso Fazello e riconfermata poi dallo Houel, dal Palmeri, [...] soggetti tra i più disparati e possono essere raggruppati in tre categorie distinte (metope, frontoni, figure acroteriali), da ascrivere forse a successive fasi della decorazione del tempio. Vivo interesse rivestono alcuni frammenti di metope ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] e con grande vigoria, sono opera della stessa scuola di Vulca (v.) dalla quale sono uscite le grandi statue fittili acroteriali (v. Acroterio), rinvenute nel medesimo luogo. A questo gruppo di a. si aggiungono quelle, pure numerose, rappresentanti la ...
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Vedi FIGALIA dell'anno: 1960 - 1994
FIGALIA (Φιγαλία, Φιγάλεια, Φιγαλέα; Phigalia)
L. Guerrini
Antica città greca nella zona O dell'Arcadia, situata al di sopra di una terrazza montuosa a picco su una [...] presso il tempio più tardo e databile dalla fine del VII alla metà del VI sec.: si tratta di due dischi acroteriali di tipo laconico con influssi ionici e antefisse semicircolari ornate in bassorilievo con due sfingi affrontate. Nella colmata su cui ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] il Picard, invece, basandosi su un epigramma di Marziale (Liber spectaculorum, x, 20, 6 ss.), vi ha visto degli ornamenti acroteriali per fontane monumentali, dominanti la chiave di vòlta dell'abside.
L'iconografia di O. fra gli animali viene presa a ...
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