Se 'l viso mio a la terra si china
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XI; schema abba abba; cde dce) attribuito a D. da alcuni manoscritti (come il Barberiniano lat. 3953 della Vaticana, il Magliabechiano [...] il Lamma, mentre il Di Benedetto, dopo essersi limitato a escluderlo dalle rime di Cino, lo ritenne in seguito dantesco per alcune affinità che esso presenta con Ne le man vostre (v.).
Il poeta confessa alla donna che la sua bellezza, peregrina / qua ...
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vetta
Alessandro Niccoli
Con un valore vicino a quello del latino vitta, " nastro per legare i capelli ", nella lingua del tempo significò " benda ". In Rime XCIII 9 Ma s'ella è donna che porti anco [...] vetta / ... ella verrà a farti gran disdetta, l'espressione, affine a quella usata per Gentucca, in Pg XXIV 43 Femmina è nata, e non porta ancor benda, è oscura in quanto le bende erano portate solo da donne maritate e, una volta assunte, non si ...
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emulatore
emulatóre [Der. dell'ingl. emulator, dal lat. aemulator -oris, che è dal part. pass. aemulatus di aemulare "cercare di uguagliare e superare", da aemulus "rivale"] [ELT] (a) Generic., ogni [...] dispositivo con cui si riproduce qualche aspetto del comportamento di un altro dispositivo, con signif. affine a quello di simulatore. (b) Specific., nella tecnica dei calcolatori elettronici, programma o dispositivo hardware che realizza in un ...
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Specie di Pesci cartilaginei (Scyliorhinus canicula; fig. A) dell’ordine Selaci, famiglia Sciliorinidi. È lungo circa 60 cm, ha dorso grigio rossastro sparso di macchie scure, ventre bianco; vive nei fondi [...] sabbiosi a poca distanza dalla costa.
Lo stesso nome è dato a una specie affine (Scyliorhinus stellaris; fig. B), chiamata anche squalo gattopardo, di dimensioni alquanto maggiori, superiormente grigio, con macchie piuttosto grandi, brune; vive negli ...
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Bibliofilo (Leicester 1735 - Cambridge 1797). Dottore nell'univ. di Cambridge, vi ricoprì anche gli uffici di vicecancelliere (rettore) e di bibliotecario. Adunò una cospicua collezione di letteratura [...] , specializzata in opere rare di poeti dell'età elisabettiana. La biblioteca, nella quale era confluita anche la raccolta di carattere affine di N. Luttrell (1657-1732), andò dispersa, all'asta, nel 1798. Il catalogo a stampa conta 8199 numeri (1798 ...
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. È il dio principale della Babilonia, detto dai Greci Βῆλος. Il nome Bēl è la forma babilonese della parola pansemitica ba‛al "signore". Il Bēl del periodo neobabilonese rappresenta la fusione di due [...] divinità di origine diversa, ma di carattere molto affine: del dio sumero En-lil, antica divinità della terra che in Sumeria ebbe il suo centro di adorazione e il santuario nazionale, rinomato dai più antichi tempi dello stanziamento dei Sumeri in ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] allo shāfi‛ita, e caduto in disuso verso la metà del secolo V ègira), di raccolta e studio di tradizioni canoniche, di esegesi coranica, di storia.
Delle sue numerose opere sono giunte sino a noi piccole ...
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REFERENDUM
Emilio Crosa
. Istituto, mediante il quale si conferisce al popolo o - meglio - al corpo elettorale che lo rappresenta, il potere di promuovere, approvare o respingere una legge formale o [...] un determinato provvedimento di enti autarchici. Il referendum si differenzia dal plebiscito (v.), istituto affine, col quale il popolo si pronunzia affermativamente o negativamente per un determinato fatto di supremo interesse per il suo avvenire, ...
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PATOFOBIA (dal gr. πάϑος "affezione" e ϕόβος "paura")
Ernesto Lugaro
È il timore ossessivo, spasmodico, angoscioso e irragionevole di contrarre malattie contagiose, specialmente la tubercolosi, la sifilide, [...] la rabbia, anche a distanza e per rapporti indiretti, in realtà privi d'ogni pericolo. È associata di frequente alla rupofobia. Affine alla patofobia è il timore ossessivo d'impazzire (v. ossessiva, psicosi). ...
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BERLINO 2457, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo greco, attico, così denominato dalla lèkythos 2457 di Berlino. È uno specialista in lèkythoi bianche e appartiene al periodo di passaggio dallo stile [...] classico a quello tardoclassico. Il suo stile non è lontano da quello del Pittore delle Donne, affine al Pittore di Monaco 2335, sotto l'influsso della scuola del Pittore di Achille e del suo diretto seguace, il Pittore di Thanathos. Cronologicamente ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...