FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia (n. 1568), preparatorio per la Pollivendola nella Galleria Sabauda di Torino (Merkel, 1983). Affine a questa, ma di alcuni anni posteriore, è anche la Fanciulla addormentata - con il pendant dei Fanciulli con ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] , nei tipi delle figure e nel trattamento della luce, reso più fluido dalla tecnica stessa dell'affresco, ciò che vi è di più affine allo stile delle prime opere del B., il quale dipinse anch'egli a Roma la facciata di una casa in Borgo, oggi perduta ...
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NOCI, Arturo
Eugenia Querci
– Figlio di Ercole e di Tecla Monacelli, nacque a Roma il 23 aprile 1874.
Il padre, scultore in legno e intarsiatore romano, è ricordato da Angelo De Gubernatis (Dizionario [...] Agar, del 1899, è in effetti caratterizzato da una fattura larga e fluida e un’organizzazione dello spazio del quadro affine a quella adottata da Morelli per i soggetti d’ambientazione biblica.
Nel 1900 espose cinque opere alla mostra degli Amatori ...
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NERI, Filippo
Onorato Honorati
Ettore Giacanelli
– Nacque il 25 luglio 1897 a Santa Sofia (Forlì) da Giuseppe, maestro elementare di grado superiore e poi ispettore scolastico a Perugia, e da Silvia [...] di nuovo separate, Neri scelse il corso di misure elettriche.
Come egli stesso scrisse, optò «per la materia più affine al proprio spirito ed alla quale sentiva di poter portare più efficacemente il contributo del proprio lavoro e della propria ...
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ZABARELLA, Iacopo (Giacomo)
Laura Carotti
– Nacque a Padova il 5 settembre 1533 da Giulio, dal quale ereditò il titolo di conte palatino, e da Gigliola, figlia di Girolamo Dottori.
Si formò nell’università [...] all’interno dell’intero corpus dell’autore, in modo da poter lumeggiare un passo con testi di argomento affine tratti da altre opere. La seconda prolusione, pronunciata diciassette anni dopo, torna con maggior rigore argomentativo sui medesimi ...
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SEGNI, Bardo
Pasquale Stoppelli
– Visse nella prima metà del XVI secolo ed è sconosciuto l’anno di nascita. Appartenente al ramo dei Segni Guidi, fu figlio di Antonio di Neri e fratello di Fabio, noto [...] caso del Decameron la filologia novecentesca ha accertato che il manoscritto impiegato nell’officina dei Giunti fu un affine a quelli che sono oggi considerati due dei più importanti codici dell’opera, il berlinese Hamilton 90 della Staatsbibliothek ...
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BIANCOLELLI, Pietro Francesco, detto Dominique
Ada Zapperi
Figlio di Giuseppe Domenico e di Orsola Cortesi, nacque a Parigi il 20 sett. 1680. Fu educato presso un collegio di gesuiti e, terminati gli [...] una maschera più congeniale all'Arlecchino che il B. era sempre stato. Fu scelta quella di Trivellino, secondo zanni, molto affine, e non solo per il costume, a quella di Arlecchino. Con Les ignorants devenus fourbes par intérêt, canovaccio in un ...
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BIAZACI
Piero Torriti
I due fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca sono detti anche "Buzaci" o "Busacci", o, come sempre scrive il Rotondi, fratelli "Biasacci". In verità, le iscrizioni che essi [...] delicatezza, specialmente in quelle parti ove i tenui colori sono stesi, con sapiente trasparenza di toni. Lo stile è affine a quello di tanti cicli di affreschi piemontesi della seconda metà del Quattrocento (di Bastia, di Villafranca, ecc.), che ...
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CANTI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Figlio di Ferrante (di famiglia bresciana) e di Fiorita Boni, nacque a Parma il 5 dic. 1653. Ebbe i primi ammaestramenti dal bresciano F. Monti. Si dedicò soprattutto [...] dell'Adorazione dei pastori e della Natività che sono conservate a Mantova nella sagrestia di S. Maria della Carità. Assai affine alle due predette composizioni è l'Ultima Cena (Milano, coll. privata), proveniente dalla coll. Podio di Bologna, in cui ...
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BALDINO di Surso
Rossana Bossaglia
Nato a Pavia da Urbanino, scultore in legno, ignoriamo la sua data di nascita. Nel 1453 (21 gennaio) contrae matrimonio; il 19 luglio 1456 vanta un credito per un'opera, [...] fuorché il coro astigiano, al quale gli studiosi non risparmiano elogi per la aspra vigoria della maniera gotica, che il Taramelli vede affine a quella di Jean de Very e il Melani mette in relazione con il bel coro gotico di S. Ambrogio a Milano, al ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...