W
- Questa lettera non figura né nell'alfabeto latino, né in quello italiano; essa è stata creata in Inghilterra per indicare il suono semiconsonantico della u, mentre quello vocalico era indicato dalla [...] corrispondente consonante sorda f. In tedesco e in olandese il w rappresenta quindi la consonante bilabiale sonora, mentre in inglese ha un suono affine alla u italiana in uomo.
In chimica la lettera W rappresenta il simbolo dell'elemento Tungsteno. ...
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dravìdiche, lìngue Famiglia linguistica che comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale, in una zona compatta che va pressappoco dal 20° all’8° parallelo N. Nella morfologia dravidica si [...] hanno subito un forte influsso dalle lingue ariane.
Fra le lingue dravidiche, relativamente omogenee, il tamil, cui è strettamente affine il malayāḷam, presenta un carattere più arcaico: il primo è parlato nella parte sud-orientale dell’India e in ...
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Caso grammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] ; b) a. dell’oggetto interno, rappresentato da una parola della stessa radice del verbo, che è di solito intransitivo, o di significato affine a quello del verbo; c) doppio a., con i verbi costruiti con l’a. della persona e della cosa. A. con l ...
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Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] , con modeste eccezioni. Come segno grafico, il Ϝ greco, nato come variante della lettera Υ che rappresentava la vocale più affine ‹ü› e chiamato poi digamma per la sua somiglianza a una gamma (Γ) raddoppiato, scomparve dall’alfabeto greco insieme al ...
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Sioux Nome francese, adattamento dell’indigeno Nādowessi, «piccolo serpente», del più notevole gruppo degli Indiani delle Praterie, oggi numericamente esiguo e confinato in riserve.
Giunti nelle praterie [...] parlate dai S. costituiscono una famiglia, genealogicamente vicina, secondo alcuni studiosi, alla famiglia irochese-cherokee, secondo E. Sapir affine alle lingue Hoka. La famiglia S. si divide in tre grandi gruppi: il meridionale e l’orientale sono ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto [...] posto l’iniziale della forma intera (per es., Gianni per Giovanni, Betto per Benedetto), o ripetendo come iniziale la consonante che segue dopo l’accento (per es., Nanni per Giovanni, Peppe per Giuseppe) o una affine (per es., Beppe per Giuseppe). ...
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(gr. Παμϕυλία) Antica regione costiera dell’Anatolia meridionale, tra Licia, Cilicia, il Tauro e il Mar di Levante. Il territorio appartenne nella seconda metà del 2° millennio a.C. al paese di Arzawa [...] governatore. Città principali della regione erano Side, Aspendo, Perge, Attalia (odierna Adalia). Il dialetto panfilico (o panfìlio) era affine al cipriota e all’arcadico ma non privo di eolismi (-εσσι) e di dorismi (ϕικατι, περτι); nel complesso il ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] dell’Italia centrale, si cerca d’interpretare le formule etrusche con l’aiuto delle analogie offerte da formule affini latine, umbre ecc. La grande maggioranza dei testi epigrafici è ormai sicuramente traducibile, ma essi mettono a disposizione ...
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Zapotechi Popolazione del Messico centro-meridionale, residente da antica data nella porzione meridionale dell’attuale Stato di Oaxaca. Gli Z. erano distinti in numerose tribù, riunite in uno Stato a regime [...] vista linguistico, lo zapoteco è inserito dagli studiosi nel phylum linguistico Macro-Oto-Mangue, insieme al mixteco, cui è affine. Le principali caratteristiche sono la semplicità del sistema fonetico, in cui mancano, per es., le labiodentali f e v ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] che la nostra tradizione letteraria è più compartecipe della cultura petrarchesca, anche se la sensibilità moderna è più affine al temperamento linguistico dantesco.
Il plurilinguismo dantesco per Contini (1970: 171) non è solo uso concomitante di ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...