Processo fonetico per cui una consonante occlusiva perde la soluzione esplosiva e assume quella fricativa, trasformandosi in consonante affricata. L'a. si è verificata nel passaggio dal latino classico [...] e sonore seguite da i semivocale (così dal lat. class. gratia e medius si avranno in ital. grazia e mezzo). L’italiano possiede tre fonemi affricati: un'affricata alveolo-palatale sorda, il cosiddetto c dolce ‹č›, che appare in celare o mancia; un ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] come fricative (per es., /ˈaʒile/ «agile», /ˈdiʃe/ «dice»), all’interno e al confine di parola. La lenizione (➔ indebolimento) dell’affricata sorda è attestata anche a Roma e a Napoli e si sta diffondendo nel Centro-sud. Talvolta si assiste anche a ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) [...] e che non possono fare sillaba da sé, in contrapposizione alle vocali, che possono far sillaba da sole e vengono pronunciate con il canale vocale aperto.
Le c. costituiscono una delle due grandi classi ...
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sonorità In linguistica, caratteristica dei suoni la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali (suoni sonori), in contrapposto ai suoni sordi, articolati senza che le corde vocali [...] dentali t e d (it. tetto e detto); le esplosive velari k e g (it. callo e gallo); le affricate alveolari z e ʒ (it. mézzo e mèzzo); le affricate palatoalveolari č e ǧ (it. ciglio e giglio); le fricative labiodentali f e v (it. fisco e visco); le ...
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In fonetica, si dice di suono prodotto dallo stesso organo. Consonanti o. Quelle che, pur distinguendosi tra loro per altri caratteri, hanno un identico punto d’articolazione (per es., p, b, m, tutt’e [...] tre bilabiali). Stretta o. Nelle affricate, la stretta che succede all’occlusione (per es., nella z sorda ‹z=ts›, l’articolazione alveolare fricativa ‹s› che segue immediatamente a quella occlusiva pure alveolare ‹t›). ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] -latini, consonanti m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) che non possono (a differenza delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] (ad es., i [b̥]esci «i pesci»).
Un processo morfo-fonologico importante in italiano è l’alternanza tra occlusive velari e affricate palatali: amico con [k] e amici con [ʧ], vinco con [k] e vinci con [ʧ]; volgo con [g] e volgi con [ʤ]. Occorre notare ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] allofoni più comuni sono rispettivamente /p t k/ > [ɸ θ x] e /b d g/ > [β ð ɣ]; per le affricate si avrà invece /ʦ ʣ/ > [s z] e /ʧ ʤ/ > [ʃ ʒ].
Ogni variante fricativa manifesta specifiche proprietà acustiche dipendenti dalla presenza o ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] ’essi possono assumere valore distintivo (per es., biscia ~ bisca, lagna ~ lana, voglia ~ vola).
Il mancato raddoppiamento grafico dell’affricata /ʦ/ intensa davanti ai dittonghi i + a, e, o si spiega risalendo al latino. In italiano, infatti, da uno ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] articolatoria tra una consonante velare e una successiva vocale palatale: [k]elere(m) > [ʧ]elere. In latino, però, le affricate erano del tutto assenti, e la loro presenza in italiano può essere considerata, dal punto di vista complessivo del ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo e nella fase finale è di tipo fricativo...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...