Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] passato come ho pranzato e pranzavo; sull’avverbio infine ricorda che «non tutti gli avverbi modificano un verbo (o un aggettivo) [...]; certi modificano l’intera frase» (1977: 37).
Sull’onda di queste suggestioni, e con alle spalle trent’anni e più ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] Il valore iterativo è espresso, ovviamente, anche in una serie di nomi deverbali (riconquista, rilettura, riscrittura) o di aggettivi deverbali (riscrivibile, riscaldabile).
Dal punto di vista formale, Montermini (2002: 306) segnala che ri-, come gli ...
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malvagio
Antonietta Bufano
Mentre come aggettivo - in funzione di attributo o di predicato, riferito a persone o a cose, spesso unito ad altri aggettivi - il termine presenta per lo più una certa varietà [...] ... si rappresentano (così ai §§ 9 e 10, e XXIX 11; in VII 9 la contrapposizione è ai giusti... cioè... valenti). Anche come aggettivo: IV VII 5 non solamente colui è vile... che disceso di buoni è malvagio; VII 9 (in un'integrazione; v. anche Pg XIX ...
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CODARDIA O CODARDIA?
La pronuncia corretta è codardìa, con accentazione ➔piana come nel caso degli altri nomi astratti derivati tramite il suffisso -ia da aggettivi
codardo ▶ codardìa
allegro ▶ allegrìa
geloso ▶ [...] gelosìa
o anche da nomi
signore ▶ signorìa
tiranno ▶ tirannìa.
Usi
La pronuncia codàrdia è da considerarsi errata. Nel caso di termini scientifici come afasia, aritmia, embolia, però, la pronuncia ...
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In grammatica e linguistica, la categoria di parole indicanti i numeri. A seconda della loro funzione, si distinguono in cardinali (due, cento), che possono essere sostantivi e aggettivi; ordinali (secondo, [...] centesimo) e distributivi (lat. bini «a due a due, due per volta»), che sono aggettivi; collettivi (paio, coppia, centinaio), sempre sostantivi; e moltiplicativi o avverbiali, cioè avverbi che indicano quante volte si ripete una azione (lat. bis «due ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] a questo tipo di test i nomi usati in funzione di modificatore di un altro nome. Secondo Thornton (2004a) gli aggettivi formati per conversione a partire da nomi sono ➔ etnici come argentino, toscano, svizzero e parole terminanti in -ista che ...
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ESCLAMATIVI, AVVERBI
Gli avverbi esclamativi sono usati per introdurre proposizioni ➔esclamative
Come s’è fatto tardi!
Dove andremo a finire di questo passo!
VEDI ANCHE esclamativi, aggettivi e pronomi; [...] esclamativo, complemento; esclamativo, congiuntiv ...
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DIMINUTIVI, SUFFISSI
I suffissi diminutivi sono ➔suffissi che indicano una diminuzione di tipo quantitativo o qualitativo.
Possono essere usati in combinazione con:
– nomi: casa ▶ casetta
– aggettivi: [...] caro ▶ caruccio
– avverbi: tardi ▶ tardino
I suffissi diminutivi più usati sono -etto, -ino, -ello
chiesa ▶ chiesetta
paese ▶ paesino
vino ▶ vinello
• Il suffisso -ino si può aggiungere ulteriormente ...
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Processo per cui un elemento grammaticale diventa, nel corso dell’evoluzione di una lingua, un elemento lessicale; sono esempi di d. i participi divenuti veri e propri aggettivi o sostantivi (affascinante, [...] cantante, dipinto, imputato), gli infiniti e i gerundi sostantivati (dovere, piacere; laureando, reverendo), le forme verbali sostantivate (il credo, il pagherò) ecc ...
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urtare
Bruno Bernabei
Al più usuale valore transitivo di " spingere " va ricondotta la forma urto (" uno dei cosidetti participî tronchi o, per chiamarli come si deve, aggettivi verbali ", Parodi, Lingua [...] 260) di If XXVI 45 s'io non avessi un ronchion preso, / caduto sarei giù sanz'esser urto.
Nel Fiore u. si materializza, invece, nell'oscena semantica degli ultimi sonetti, che traducono in evidente significazione ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.