imparisìllabo In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, nome o aggettivo che nella flessione cambia numero di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (es. in lat. felix felicis); [...] anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. In metrica, che ha numero dispari di sillabe; tra i versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l'endecasillabo ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] , il correlativo è obbligatorio: un vino (*tanto) buono quanto caro. Inoltre tanto e quanto possono anche essere usati come aggettivi: Mario ha tanti libri quanti mio fratello. Si noti l’opposizione tra l’uso aggettivale: c‘erano tanti uomini quante ...
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In grammatica, complemento indiretto che specifica, ossia determina e precisa, un aggettivo (per es., pieno di buona volontà) o un sostantivo (per es.: un viaggio di affari). Il complemento di s. nelle [...] lingue che hanno una declinazione è espresso generalmente con il genitivo (per es., in lat., magister puerorum), mentre nelle lingue in cui manca la flessione è espresso con una preposizione (per es., ...
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L’aggettivo uno è il primo numerale ordinale (➔ numerali). È l’unico aggettivo numerale ordinale ad avere una forma distinta per il femminile (una; si noti l’uso per indicare l’ora: l’una, cioè «l’ora [...] una»). Invece, per evidenti motivi di ordine semantico, uno non ha forme plurali, così come gli altri aggettivi numerali ordinali (compreso zero: zero punti, zero gradi) non hanno forme singolari; uni si trova solo come pronome indefinito, nell’ ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] di Andromeda sono invisibili (cfr. 34-35)
(40) le lezioni di Ferri sono noiose (cfr. 36-37)
Nell’esempio (38), l’aggettivo buono può riferirsi ad attaccante solo in quanto individuo e non per il suo modo di giocare: l’unica interpretazione possibile ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] des beaux esprits du siècle dell'abate P.-F. Guyot Desfontaines, che testimonia fin dal titolo l'uso dell'aggettivo néologique ("neologico") e contiene la prima apparizione del sostantivo néologue ("neologo, chi usa parole nuove"). Queste e altre ...
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ACCELERARE O ACCELLERARE?
La forma corretta è accelerare: il verbo deriva infatti dall’aggettivo celere (a sua volta dal latino celerem ‘veloce’). La diffusione dell’errato raddoppiamento si deve probabilmente [...] al modello di altri vocaboli che nel passaggio dal latino all’italiano hanno dato esiti diversi.
• Per i casi in cui il raddoppiamento avviene dopo la sillaba accentata, come accellero o accelleri, potrebbe ...
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MATTINO O MATTINA?
Sono due parole di genere diverso che derivano dallo stesso aggettivo latino, matutinus: più precisamente, mattino viene da (tempus) matutinum, mattina da (horam) matutinam. Entrambe [...] le parole indicano la parte della giornata che va dall’alba a mezzogiorno, ma il femminile mattina è leggermente più diffuso.
In alcune frasi, le due parole sono perfettamente intercambiabili
una mattina ...
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ASSAI
Quando l’avverbio assai viene usato con il significato di ‘molto’, precede l’aggettivo o l’avverbio a cui si riferisce
assai buono, assai bello, assai prima.
Usi
È molto frequente, in alcune regioni [...] del Meridione, l’uso di assai posto dopo l’aggettivo o l’avverbio a cui si riferisce (buono assai, bello assai, prima assai).
Si tratta di un uso fortemente connotato in senso locale, dunque da evitarsi nello scritto, ma anche nel parlato di una ...
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FINE O FINO?
Le due forme si riferiscono a diverse sfumature di significato.
• L’aggettivo fine si riferisce a una sottigliezza materiale
Quel filo di metallo è proprio fine
o, in senso figurato, [...] a una sottigliezza legata all’intelligenza o al comportamento
Che persona fine!
Un fine conversatore
• L’aggettivo fino di solito indica uno scarso spessore materiale (soprattutto nel tessuto)
seta fina (= sottile, leggera) contrapposto a seta ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.