ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] uomini. Così, nel mondo delle merci, fanno i prodotti della mano umana" (ibid., p. 88). Proprio perché il feticismo delle merci è e quindi diventa, dice Marx, un mostro animato, e comincia ad agire come se "avesse l'amore in corpo" (v. Marx, 1863- ...
Leggi Tutto
Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] età. L'art. 1 recita difatti che "bambino è ogni essere umano al di sotto del diciottesimo anno di età": una vera e propria relazioni sociali, ma dall'incontro del singolo agente con modi di agire precostituiti" (v. Dahrendorf, 1959; tr. it., pp. 52 ...
Leggi Tutto
Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] con gli occhi dell'altro' è soprattutto un presupposto per l'agire collettivo (v. Mead, 1932, pp. 192-193).
In l'evoluzione di una società. "È impossibile trovare o immaginare una società umana senza il controllo sociale di essa" (ibid., p. 286).
2. ...
Leggi Tutto
Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] della selezione naturale o il meccanismo psicologico del rinforzo del comportamento attraverso i suoi effetti. Gli esseri umani sono in grado di agire in modo non miope, di 'reculer pour mieux sauter'. L'investimento è uno dei principali esempi di ...
Leggi Tutto
Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] la tecnologia oggi più attuale sta rappresentando una forma di agire che è davvero all’origine dei tempi e dello spazio mezzo di trasporto, ma anche l’intera rete di fattori umani e non umani virtualmente convergenti su di esso. A tal punto che il ...
Leggi Tutto
Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] sono considerati esseri razionali, capaci di controllarsi e di agire in modo appropriato e secondo buon senso: essi sono egual misura dalla benevolenza di Dio.
L'interazione tra la sessualità umana e la cosmologia non è a senso unico: come la prima ...
Leggi Tutto
Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] uomini. Invece il magistrato non deve tollerare nessuna credenza pratica, cioè capace di agire sui rapporti tra gli uomini, che metta in pericolo la società umana e sia in contrasto con le leggi morali, presupposto necessario di qualsiasi società ...
Leggi Tutto
Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] quella dei media come protesi, ossia estensione del sensorio umano nell'ambiente e come mezzo di interazione con esso. voll., Frankfurt a. M.: Suhrkamp, 1981 (tr. it.: Teoria dell'agire comunicativo, 2 voll., Bologna: Il Mulino, 1986).
Hafner, K., ...
Leggi Tutto
La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] ’ideologia del regime (condizione forse pregiudiziale per poter agire) a chiedere che le loro richieste vengano seriamente il conflitto con l’Irāq (disastroso in termini di perdite umane, per cui il regime aveva spinto all’incremento demografico), l ...
Leggi Tutto
Volontariato
Reciprocità che supera la mera filantropia
La realtà del volontariato in Italia
di Valerio Melandri e Giorgio Vittadini
21 marzo
Il rapporto presentato dal CENSIS e dalla Fondazione Ozanam-De [...] in rilievo l'aspetto relazionale e di condivisione del volontariato, che mette al centro del suo agire le persone considerate nella loro dignità umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari, sociali e culturali in cui vivono ...
Leggi Tutto
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...