Francescano (1200 circa - 1245). Successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell'università di Parigi, e ne continuò l'opera, partecipando alla lotta dottrinale che specialmente i francescani [...] sostenevano in difesa della tradizione platonico-agostiniana contro quella aristotelica. Opera principale la Summa de anima, ove si svolge una psicologia di stampo agostiniano sulla quale agisce già nettamente la psicologia aristotelico-avicennista. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del pensiero medievale compaiono varie forme di scetticismo, a partire dalla discussione agostiniana [...] dei sensi, come accade per Chatton. Questi autori non solo recuperano gli esempi di decezione, illusione ed errore dai testi agostiniani, in particolare dal De trinitate, ma se ne servono anche, come Agostino, non per certificare un caso di errore ...
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GALLI, Antonio Andrea
Dario Busolini
Nacque a Bologna, il 30 nov. 1697, figlio di Sebastiano e Teresa Maria Mazzoni. Avviato alla vita religiosa, cominciò gli studi nel collegio dei gesuiti della sua [...] Minerva, il S. Uffizio si limitò ad affermare che la questione era già stata definita dalle precedenti deliberazioni sulla teologia agostiniana prese dal tempo di Paolo III in poi, e non condannò il documento.
Invece, nel 1761 il G. tentò invano ...
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tempo
Riccardo Caporali
Una distensione della politica
Nelle grandi partizioni epocali come in quelle più brevi della storia minuta, il t. è sempre scandito, in M., sui ritmi della politica. «Distensione» [...] interna non all’anima (giusta la concezione agostiniana), ma agli scarti e alle continuità dell’agire collettivo degli uomini: dei loro conflitti, dei loro domini.
In un passo ben noto dei Discorsi (II v 1-2), il rapido, sbrigativo richiamo ...
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Giovanni della Rochelle (lat. Iohannes de Rupella) Filosofo (n. 1200 ca
m. 1245). Francescano, successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell’univ. di Parigi, e ne continuò l’opera, [...] un intellectus possibilis e nella considerazione dell’attività del primo come abstractio dell’universale dal particolare, ma decisamente agostiniana nell’idea che nella sfera superiore del conoscere, volta verso Dio e i principi primi delle scienze ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] le deviazioni degli eretici e di contribuire adeguatamente alla diffusione della fede stessa. S'incontrano così negli scritti agostiniani affermazioni almeno in apparenza difficili da conciliare. Rispondendo (tra il 388 e il 391) a una serie di ...
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Teologo, eremitano di s. Agostino (m. 1392); maestro a Parigi (1371) e superiore della provincia renana, poi generale dell'ordine (1379), infine vescovo di Lombez (1389), autore, tra l'altro, di un commentario [...] alle Sentenze, in cui, pur mantenendo la posizione tradizionale della scuola agostiniana, piega verso il nominalismo. ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] il termine porta sedimentati i valori propri di varie tradizioni culturali, in particolare di quella stoica e neoplatonica, di quella agostiniana e di quella aristotelica, oltre che di quella medica per quanto attiene alla nozione di m. sana o malata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Peccato e filosofia
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII costituisce un momento di svolta nella storia della [...] , presa di distanza dalla tradizionale concezione del peccato avviene a opera di Pietro Abelardo. L’impostazione di fondo resta quella agostiniana dell’interiorità della scelta morale (non a caso l’Etica, scritta da Abelardo tra il 1138 e il 1139, ha ...
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VIATORE da Coccaglio
Mario Rosa
VIATORE da Coccaglio (al secolo Vincenzo Bianchi). – Nato a Coccaglio (Brescia) il 20 aprile 1706, da Giacomo e da Maddalena Personelli, ebbe come fratello minore Paolo [...] teologico-morali, e persino dibattiti all’interno dello stesso giansenismo italiano.
Il primo intervento a sostegno della dottrina agostiniana da parte di Viatore si ebbe in polemica con il minore riformato Fortunato da Brescia, autore di uno scritto ...
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eremitano
s. m. [der. di eremita]. – Religioso che conduce vita eremitica; in partic., appartenente all’ordine monastico degli e. agostiniani (o di sant’Agostino), che, fondato nel 1256 dalla riunione di congregazioni di eremiti osservanti...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...