Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] della libertà e della grazia. Con T., un'idea di natura schiettamente aristotelica si sostituisce all'idea di natura platonico-agostiniana tutta permeata di Dio.▭ Gli enti creati o sono composti di materia e forma, o sono forme pure (puri spiriti ...
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BONAVENTURA da Coccaglio (al secolo Paolo Bianchi)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Coccaglio (Brescia) il 13 maggio (Vat. lat. 9282) 0 il 25 luglio 1713 (Bonari) da Giacomo e da Maddalena Personelli, in una [...] il padre Giambattista da Scannabue a Crema, dove già si distinse per l'impeto con cui sostenne i principi della scuola agostiniana in varie dispute teologiche e filosofiche. Poche notizie si hanno di questo periodo della sua vita fino al 1759, quando ...
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CADONICI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia nel 1705 da modesta famiglia, compì gli studi nel seminario patriarcale di Venezia, "del quale era uno dei più distinti allievi" (Memorie dell'I. [...] uno scritto composto già nell'estate 1749 per difendersi dalle accuse dei gesuiti: Dialoghi tre in difesa delle Vindicie Agostiniane…, Rovereto 1753. Nella prefazione, in cui v'era un lucido collegamento tra la difesa della dottrina agoftiniana e l ...
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Teologo e filosofo (Gerson, Champagne, 1363 - Lione 1429). Studente a Parigi, discepolo di Pietro di Ailly, subì la profonda influenza del movimento occamista del quale condivise le tesi fondamentali. [...] Delle sue opere la più importante è il De mystica theologia (1408), in cui rifluiscono motivi della tradizione agostiniana e bonaventuriana e soprattutto del neoplatonismo dello Pseudo-Dionigi. Nel De unitate ecclesiae (1409) e nel De auferibilitate ...
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Agostino di Ippona, Santo
C. Fratini
Padre e dottore della Chiesa occidentale, A. Aurelio nacque il 13 novembre 354 a Tagaste (Numidia proconsolare; od. Souk Ahras, in Algeria). Morì nella notte tra [...] , I, pp. 149, 669.
Van Marle, Development, VI, 1925, pp. 85, 86, 91.
G. Wilpert, Il più antico ritratto di S. Agostino, Miscellanea agostiniana 2, 1931, pp. 1-3.
E. Mâle, L'art religieux de la fin du XVIe, du XVIIe et du XVIIIe siècles, Paris 1951, p ...
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BADOER, Bonaventura
Giorgio Cracco
Per molti autori, nacque da Marino il 22 giugno 1332. Se è giusta la data, la paternità resta da stabilire: Marino morì infatti nel 1324. Il B. entrò giovanissimo [...] fu informato della tragica fine di Bonsembiante, e ne scrisse subito al B., il 10 nov. 1369, dalla casa agostiniana sui colli Euganei in cui viveva ritirato, per consolarlo, in termini accorati, della perdita improvvisa. Tanta amicizia, nonché il ...
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CUCCAGNI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel 1740 (tale data è ricavata sulla base dell'atto di morte: Jemolo, p. 29) nella diocesi di Città di Castello, probabilmente nella frazione di Selci, da [...] v.: lettera del 14febbr. 1778). Nessuna condanna colpì lo scritto, che, dei resto, non usciva dai consueti binari dell'agostinianismo rigido. Ma l'attenzione che le autorità di Curia mostrarono nei suoi confronti testimonia bene la nuova fase che si ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] dalla città lagunare nel 1392 e la dizione generica dell'ordinanza di quell'anno sarebbe allusione a uno dei conventi che gli agostiniani avevano in Terrasanta. Al ritorno dalla Palestina, G. fu a Bologna e poi pellegrino sulla via di Roma. In questo ...
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BETTONI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bogliaco, nei pressi di Salò, il 5 settembre 1722, dal conte Domenico e da Caterina Bernini. Compì il corso regolare degli studi (grammatica, umanità e [...] in evidenza, nel raccontare la conversione del santo, la potenza irresistibile della grazia divina, secondo la dottrina della scuola agostiniana.
Nel Collegio Clementino, divenuto molto amico dei confratelli C. Varisco e G. M. Puiati, il B. si era ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] essenziali. Rifiutando la concezione dell'idea come copia dell'oggetto esterno, M. elaborò una teoria gnoseologica di ascendenza agostiniana; la nostra conoscenza sarebbe in effetti non una replica della realtà esterna, ma una visione delle idee in ...
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eremitano
s. m. [der. di eremita]. – Religioso che conduce vita eremitica; in partic., appartenente all’ordine monastico degli e. agostiniani (o di sant’Agostino), che, fondato nel 1256 dalla riunione di congregazioni di eremiti osservanti...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...