Zallaqa
(sp. Sagrajas), battaglia di Scontro decisivo fra l’esercito degli Almoravidi, sostenuto dai re di Taifas andalusi, e le truppe dei re cristiani iberici, comandate da Alfonso VI di Castiglia, [...] , in Estremadura, il 23 ott. 1086. La vittoria almoravide fermò la conquista castigliana, dopo la presa di Toledo (1085), ma fu anche il preludio alla successiva invasione almoravide di al-Andalus, pochi anni dopo, e alla fine dei re di Taifas. ...
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Hammudidi
Dinastia berbera che nel sec. 11° fondò signorie a Ceuta e in al-Andalus, dove gli H. entrarono come alleati di . Durante la crisi del califfato omayyade andaluso, s’impadronirono del potere, [...] proclamandosi califfi in quanto discendenti alidi. Dopo aver retto Cordova brevemente, fondarono regni nel Sud della Spagna (Malaga, Algeciras) che tennero fino al 1059, quando furono sconfitti dai signori di Granada e di Siviglia. ...
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Abu Ya'qub Yusuf
Abu Ya‛qub Yusuf
Califfo della dinastia almohade (m. 1184). Figlio del fondatore ‛Abd al-Mu’min, andò al potere nel 1163. Durante il suo regno, domò numerose rivolte nel Maghreb e in [...] al-Andalus. Stabilì la sua capitale a Siviglia, circondandosi di letterati e filosofi, fra i quali Averroè. Morì presso Santarem, durante una spedizione contro la rinnovata minaccia portoghese. ...
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'Abd al-Rahman I
‛Abd al-Rahman I
Emiro omayyade di al-Andalus (n. 731-m. 788). Di origine siriana, sfuggì al generale massacro della famiglia omayyade in Oriente seguito alla vittoria dei pretendenti [...] abbasidi. Rifugiatosi in Nordafrica, sbarcò poi in al-Andalus dove, con l’aiuto di alcuni clienti della sua famiglia, conquistò il potere e instaurò un emirato ispirandosi alla tradizione omayyade. ...
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hawwara
(anche huwwara) Gruppo di tribù berbere, che all’epoca della conquista araba formava uno dei principali elementi della popolazione indigena della Tripolitania bizantina. Convertitisi all’islam, [...] aderirono al kharijismo e si disseminarono in tutto il Nord Africa e in al-Andalus, giungendo fino all’Egitto e al Sudan. Nel sec. 8°, gli h. parteciparono alla grande rivolta berbera antiaraba. ...
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Iyad ibn Musa al-Qadi
‛Iyāḍ ibn Mūsa al-Qāḍī
Teologo e giurista arabo di Spagna (al-Andalus) di scuola malikita (Ceuta 1088 - Marrakesh 1149). La sua attività di giurista fu svolta interamente al servizio [...] degli Almohadi; la sua opera (al-Shifā’), ancora oggi celebre fra i musulmani, ha carattere giuridico e tradizionista. ...
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Marwan ibn al-Hakam
Quarto califfo omayyade (m. 685). Padre di ‛Abd al-Malik, contribuì alla redazione del Corano come segretario del califfo ortodosso ‛Uthman. Con la vittoria di Marj Rahit (684) contro [...] ‛Abd Allah ibn Zubayr, stabilì il predominio del ramo marwanide della dinastia, che andò al potere anche in al-Andalus. ...
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Beni Ghaniya
Dinastia berbera musulmana, ramo degli Almoravidi, che regnò nel sec. 12° sulle Baleari. Essi rappresentarono l’ultima resistenza degli Almoravidi agli Almohadi che li avevano soppiantati [...] in Africa e in al-Andalus. ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] 1980 and 1982, in JEA, 69 (1983) p.43-60; Ali al-Mughannam - Salah al-Helwa Jamal Mursi, Catalogue of Stations on the Egyptian (Coastal) and Syrian obbligato per i pellegrini del Maghreb e dell'Andalus, e spesso anche per quelli provenienti da ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] a., uno a Córdova, capitale dell'Andalūs, e l'altro a Madīnat al-Zahrā', sede della corte del califfo dalla nrr. 40,43). Gli a. di Cuenca continuano la tradizione di Madīnat al-Zahrā' e di Córdova, conservando la decorazione vegetale dell'una (ivi, nr ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...