GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] , soffermandosi a narrare la dominazione ezzeliniana della città e, con maggiore ampiezza, l'ultima stagione di Ezzelino e AlbericodaRomano e la loro sconfitta. Tutte queste pagine sono costruite in primo luogo sulla scorta dei Cronica in factis et ...
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BISSOLO, Ardighino (Bellino)
Cesare Segre
Nome e patria dello scrittore risultano dall'incipit del suo Speculum vite, dove egli è indicato come "Belinus Bixolus de Mediolano"; la sua professione dal [...] presenti nello Speculum si deduce che il poema è posteriore al 1259 (descrizione delle iniquità di Ezzelino e AlbericodaRomano nella Marca Trevigiana, e della loro tragica e meritata fine) e anteriore al 1277 (accenni alle lotte intestine ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] che l'Impero romano era stato voluto da Dio, e l'elezione del monarca affidata direttamente al popolo romano, implicitamente veniva ad e primitivi, dalla Visio Pauli a quelle di Alberico di Montecassino iunior, di Tundalo, dell'abate Gioacchino ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] cagione d'ogni bene, e che il male proceda da noi peccatori, il che è certo, senza cercare grottesco e il tragico: Alberico Longo, seguace del contro l'eresia luterana in Italia, in Arch. della R. Soc. rom. di storia patria, XV (1892), pp. 434-435; D. ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] attività fiorite durante il primo soggiorno romano dello scrittore) la libera traduzione da Longo Sofista degli Amori pastorali , si accusava il rivale di aver provocato la morte di Alberico Longo, un oscuro letterato che si era fatto nella polemica ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] il testo della Epistola fratris Alberici Cassinensis traendolo da un codice della Biblioteca Alessandrina Martini, Incontro del Leopardi col C., in Orazio, dicembre 1951, p. 78; P. Romano, Il C. e i suoi Diarii, ibid., ottobre 1952, p. 79; S. ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] , senza il papa, daAlberico alla renovatio Senatus del 1143, a Brancaleone, erano sempre finiti in una diminuzione della grandezza dell'idea di Roma.
Contemporanea alla Geschichte der Stadt Rom im Mittelalter (pubblicata tra il 1859 e il 1872), la ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...