CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] Della Scala, alleatosi con i marchesi Rinaldo e Obizzo d'Este e con i fuorusciti, assediò Padova, il C., insieme con Albertino Mussato e il giudice Giovanni de Vigonza, fu inviato dallo zio Giacomo (I), signore della città, a Bologna e in Toscana ...
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COLLEONI, Giovanni
Michael E. Mallett
Figlio di Guardino di Caviata, nato intorno alla metà del sec. XIV, fu cugino di Paolo.
La famiglia Colleoni acquisì una posizione di primo piano fra i guelfi del [...] le loro affiliazioni politiche all'interno dello schieramento delle fazioni come indica il matrimonio del C. con Orsina d'Albertino Suardi nel 1387: i Suardi infatti, erano già allora un'importante famiglia ghibellina.
Il C. seguì studi giuridici e ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] Turati in uno scritto del 1896, La bancarotta dello Statuto: «Noi ci contentiamo [...] di stare attaccati al vecchio Statuto Albertino [...] lo Statuto del regno è un patto bilaterale e che, se lo si strappa da un lato, si autorizza qualsivoglia ...
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UNIVERSALITÀ di mobili
Guido DONATUTI
Il codice civile italiano, stabilito all'art. 707 il principio che i beni mobili singoli non possono rivendicarsi contro il possessore di buona fede, per la massima [...] ammessa l'azione possessoria di manutenzione. Il codice francese e i codici italiani anteriori all'unificazione, a eccezione dell'Albertino (che ne parlava nell'art. 445 e 694 cod. civ. ital.) non contenevano alcun accenno a tali universalità. Nella ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] conquista subalpina delle altre parti d’Italia e non quella invece dell’unificazione nazionale ormai in atto. Il codice albertino peraltro rispondeva soprattutto alle idee della parte più avanzata della classe politica e del ceto forense subalpino, e ...
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GUALA, Luigi
Fabio Zavalloni
Nato a Vercelli il 18 dic. 1834 da Carlo, medico, e da Giustina Bozino, compì gli studi inferiori nella città natale, presso le scuole di S. Cristoforo, ove ebbe per maestro [...] ).
Nello stesso lasso di tempo, il G. diede alle stampe anche un volume di Studi di diritto civile sui due codici, albertino ed italiano (ibid. 1866). Il 1866 segnò inoltre l'ingresso del G. nel Consiglio comunale di Vercelli e in quello provinciale ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] per poco nel regno di Sardegna dalle Leggi civili e criminali promulgate da Carlo Felice (1827), ritorna a dominare nel codice civile albertino (entrato in vigore il 1° gennaio 1838 per il Piemonte e la Liguria e il 1° novembre 1848 per la Sardegna ...
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Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] le confessioni nel codice penale del 1889 e nella legislazione successiva, invece che «culti tollerati», usata nello Statuto albertino, considerata più restrittiva e offensiva dai protestanti, e di cui i valdesi, nella primavera del 1929, avevano ...
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MERLO, Felice
Gian Savino Pene Vidari
– Nacque il 17 sett. 1792 nella frazione San Vittore di Fossano, vicino Cuneo, da Gabriele e Giovanna Armittano, in una famiglia contadina di condizioni economiche [...] Piemonte sabaudo. Dal periodo napoleonico al Risorgimento, Torino 1993, pp. 300-339; C. Pischedda - R. Roccia, 1848. Dallo Statuto albertino alla nuova legge municipale. Il primo Consiglio comunale elettivo di Torino, Torino 1995, pp. 97-99, 113; G.S ...
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GABBA, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Lodi il 14 apr. 1835 da Melchiade, insegnante di belle lettere e scrittore, e da Maria Cavezzali.
A Pavia fu alunno nel collegio "Ghislieri", poi studente [...] reali, obbligazioni, successioni), che modificava, quindi, la tradizionale partizione in tre libri del Code civil e del codice albertino, poi di fatto confermata nel testo definitivo del codice del 1865 (cfr. del G. gli Studii di legislazione civile ...
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albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...