Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] degli anni Quaranta, giovane esponente (con Mario Soldati e Ferdinando Maria Poggioli, Luigi Chiarini e AlbertoLattuada) della scuola cinematografica cosiddetta calligrafica. Quanto fosse significativa la doppia vena di C., di levità bozzettistica ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] alle sceneggiature di Piccolo mondo antico (1941) di Soldati, Sissignora (1942) di Poggioli, Giacomo l'idealista di AlbertoLattuada e Harlem di Carmine Gallone, entrambi del 1943. Nei primi anni del dopoguerra riprese in maniera più continuativa il ...
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Comencini, Luigi
Margherita Pelaja
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Salò (Brescia) l'8 giugno 1916. Autore di non facile catalogazione, come dimostrano le diverse etichette ('regista [...] dove fece parte del gruppo della rivista artistico-letteraria "Corrente". Alla metà degli anni Trenta, insieme ad AlbertoLattuada e Mario Ferrari, si dedicò al reperimento e alla conservazione di vecchie pellicole, gettando le basi della fondazione ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] italiano, di cui privilegiò le opere impegnate, come Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi, Cuore di cane (1976) di AlbertoLattuada, Il deserto dei Tartari (1976) di Valerio Zurlini, Gran bollito (1977) di Mauro Bolognini.
In seguito S. ha ...
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Girotti, Massimo
Silvio Alovisio
Attore cinematografico e teatrale, nato a Mogliano (Macerata) il 18 maggio 1918 e morto a Roma il 6 gennaio 2003. La prestanza fisica e il volto fotogenico contribuirono [...] a ruoli nuovi (notevole la sua interpretazione del prete integro ma tormentato in Lettere di una novizia, 1960, di AlbertoLattuada). Le soddisfazioni più importanti gli vennero in quel periodo dal teatro, dove aveva già fatto numerose esperienze sin ...
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Benvenuti, Leo (propr. Leonardo)
Federica Villa
Sceneggiatore, nato a Firenze l'8 settembre 1923 e morto a Roma il 2 novembre 2000. Lavorando prevalentemente con Piero De Bernardi, con il quale formò [...] scrittura. Sempre negli anni Cinquanta, assecondando le tendenze del cinema popolare, firmò le sceneggiature di Guendalina (1957) di AlbertoLattuada e di L'uomo di paglia (1958) di Pietro Germi, in cui seppe misurarsi con i toni melodrammatici e ...
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Kinski, Nastassja
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Nastassja Nakszynski, attrice cinematografica tedesca, nata a Berlino Ovest il 24 gennaio 1961. Attrice dalla vulnerabile emotività, con uno sguardo [...] a uomini più maturi (Leidenschaftliche Blümchen, 1978, Niente vergini in collegio, di André Farwagi; Così come sei, 1978, di AlbertoLattuada).
È stato però Polanski a consacrare star la K., affidandole un ruolo di amante sedotta e abbandonata nel ...
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Ralli, Giovanna
Simonetta Paoluzzi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 2 gennaio 1935. Ha affiancato gli attori più carismatici del cinema italiano da Vittorio De Sica a Vittorio Gassman, [...] ci guardano, 1944, di Vittorio De Sica, non accreditata; Luci del varietà, 1950, di Federico Fellini e AlbertoLattuada), continuando la sua carriera in vivaci commedie popolari, assai gradite al pubblico del dopoguerra, come quelle della serie ...
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Valeri, Franca
Nicola Fano
Nome d'arte di Alma Franca Maria Norsa, attrice cinematografica e attrice, autrice e regista teatrale, nata a Milano il 31 luglio 1920. In campo cinematografico è nota soprattutto [...] personaggi avevano un taglio grottesco, come le macchiette di derivazione teatrale (la coreografa ungherese in Luci del varietà di AlbertoLattuada e Federico Fellini, 1950; la signorina snob in Totò a colori, 1952, e la regina della 'posta del cuore ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] , film comunque significativi come: Il bell'Antonio (1960) di Mauro Bolognini, Don Giovanni in Sicilia (1967) di AlbertoLattuada, Paolo il caldo (1973) di Marco Vicario.
Bibliografia
Vitaliano Brancati fra scena e schermo, [Catania] 1983; Vitaliano ...
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