Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con Umayl viene riproposta una visione dell’alchimia all’interno di una cornice allegorica [...] antichi, dalle quali si ricavano indicazioni significative sul grado di penetrazione dei temi ermetici di origine greco-bizantina nell’alchimiaaraba. L’opera di Umayl ruota intorno al motivo allegorico-mistico delle nozze del Sole con la Luna, un ...
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Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] e immagini (il basilisco, la madre dei metalli, l'albero di Ermete) che era stato introdotto a partire dall'alchimiaaraba fino ai testi allegorico-visionari del Trecento, utilizzando la risonanza allusiva e la vaghezza di significato delle metafore ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] in oro, e l'elisir di lunga vita, una bevanda per rimanere sempre giovani. L'alchimiaaraba è stata la base per costruire la chimica moderna.
Molte parole arabe sono rimaste nell'uso delle principali lingue europee, soprattutto nei campi dove gli ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'alchimia nel Medioevo latino e greco
Robert Halleux
L'alchimia nel Medioevo latino e greco
L'alchimia consisteva in un insieme di [...] dei pianeti, Daniele di Morley, invece, la inserisce nell'astrologia.
In effetti, il problema più grave dell'alchimiaarabo-latina fu quello della sua compatibilità con il nuovo Aristotele. Alla fine del terzo libro dei Meteorologica, Aristotele ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] stesse condizioni, si poteva sapere se ci si trovava effettivamente alla latitudine in questione.
Anche l'introduzione dell'alchimiaaraba nell'Occidente e la sua successiva diffusione (v. cap. XXIX) contribuirono a dare valore all'arte, nel senso ...
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PITTURA - Pigmenti pittorici
S.B. Tosatti
In p. per pigmento si intende la sostanza colorante presente, in sospensione in opportuno legante, nel colore o più precisamente nella pellicola pittorica. [...] ). L'ottenimento del magnifico blu di lapislazzuli, che si ammira nei più preziosi dipinti tardomedievali, si deve all'alchimiaaraba, anche tramite l'ambiente federiciano, dalla quale si apprese come separare il colore dalle impurità del materiale ...
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alchimia
Vocabolo di origine araba, col quale nel Medioevo si designava l'arte di tramutare i metalli ignobili in oro. Ricorre due volte nella Commedia, nell'episodio dei falsari dei metalli, prima in [...] bocca a Griffolino (If XXIX 119 me per l'alchìmia che nel mondo usai / dannò Minòs), e poi in bocca a Capocchio (XXIX 137 io son l'ombra di Capocchio, / che falsai li metalli con l'alchìmia). In Chiaro Pallamidesse amico 9 il vocabolo si trova, come ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] è anche la letteratura scientifica (medicina, chimica e alchimia, matematica, astronomia e astrologia). Un gruppo di mentre il rabab è un elegante violino a 4 o 6 corde di origine araba. Tra gli strumenti a fiato sono il pilagori, flauto di bambù, l ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , ma i cui autori rimangono anonimi: come anonimi sono i compilatori, certamente italiani, di quel libro di alchimia che per lungo tempo fu attribuito all'arabo Geber, e da cui si può dire cominci la chimica occidentale. Nei secoli XII e XIII ci ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] e la mistica, dell'Islām. La medicina, la matematica, l'astronomia, l'alchimia e altre scienze sono state studiate in Occidente quasi esclusivamente su autori arabi spagnoli, o, se appartenenti all'Oriente islamico, giunti all'Europa per il tramite ...
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alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...
spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...