Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] alla metà degli anni Trenta, importò stili americani, un po' per aderirvi e un po' per parodiarli. Grigorij V. Aleksandrov con Vesëlye rebjata (1934; Tutto il mondo ride) aderì al tema della conquista del successo, non senza trattarlo con personale ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] fondamentali occorre ricordare il 'Manifesto dell'asincronismo', firmato da Ejzenštejn con Vsevolod I. Pudovkin e Grigorij V. Aleksandrov (Buduščee zvukovoj fil′my. Zajavka, Il futuro del film sonoro. Rivendicazione, in "Žizn′ iskusstva", 1928, 32 ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] , il fatto che anche le derivate seconde esistono quasi ovunque, come enunciato dal seguente teorema, dimostrato da Aleksander D. Aleksandrov nel 1939.
Teorema. - Sia V: ℝn→ℝ convessa. Allora per quasi ogni x in ℝn esiste la derivata seconda di ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] sollevando le ire e suscitando indirettamente i progetti creativi dei tre registi russi (Eisenstein, Pudovkin e Aleksandrov) che teorizzarono il cosiddetto 'asincronismo' (lo scarto semantico, la mancanza di motivazione reciproca) fra immagine visiva ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] nell'uso che dell'innovazione tecnica si sarebbe potuto fare. Eppure, già nel 1928, Ejzenštejn, Pudovkin e Grigorij V. Aleksandrov firmavano un testo in cui, insieme alle preoccupazioni, si esprimeva anche l'idea che il suono, possedendo un'"alta ...
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