CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] questo periodo, lungi dal confinarsi nella vita di devozione o negli studi teologici, il C. frequentò liberi pensatori come D'Alembert o Duclos, il che fece dire a questo ultimo, almeno a voler credere a ciò che riferisce il Bachaumont con tono ...
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LUCCHESINI, Girolamo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 7 maggio 1751, primo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1761 la famiglia si trasferì a Modena, dove il [...] in Germania, a Dresda e Berlino. Qui, presentato da K. von Grothaus e, sembra, da J.-B. Le Rond detto d'Alembert (che aveva già incontrato), fu introdotto nella cerchia di Federico II, che gli manifestò simpatia e stima e lo nominò prima ciambellano ...
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BENVENUTI, Carlo
Paolo Casini
Nato a Livorrio l'8 febbr. 1716, vi compì i primi studi. Il 14 nov. 1732 iniziò a Roma il noviziato nella Compagnia di Gesù, probabilmente frequentando i corsi di umanità [...] Filosofia e come un mezzo indispensabile di dilatarla e stabilirla in tutti i regni d'Europa". La polemica contro lo scritto di d'Alembert è più diretta in un'appendice che fu aggiunta alla seconda edizione (s. I. né a., pp. 65-98), con il titolo ...
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BONIFACIO da Luri (al secolo Antonio Giuseppe Bernardi)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Luri, in Corsica, il 18 genn. 1737 e vesti l'abito dei frati minori cappuccini a Brando, nella stessa isola, il 3 [...] di essa vanno al di là, secondo il B., del desiderio e dell'immaginazione degli stessi Voltaire, Diderot, d'Alembert, Rousseau, e divengono punizione divina per la corruzione dei costunti, che nella Francia era seguita al diffondersi della moderna ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] Rebellini, manifestano chiaramente una non comune apertura alla cultura tedesca e ai grandi illuministi francesi Montesquieu e d'Alembert, sin quasi a configurarlo come "un buon propagandista del progresso lento e d'una lenta e moderata penetrazione ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] e del "senso comune" quali vie maestre per l'indagine scientifica. Scaturiva di qui anche la pur garbata critica al d'Alembert che al corpuscolarismo si era attenuto in due recenti scritti, l'Essai d'une nouvelle théorie de la resistance des fluides ...
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FANTAPPIÉ, Luigi
Giuseppe Arcidiacono
Nacque a Viterbo il 15 sett. 1901, da Liberto ed Agrippina Gnazza. Conseguì la laurea in matematica alla Scuola normale superiore di Pisa nel 1922 e fu assistente [...] fisico ai "potenziali anticipati" che, come è noto, costituiscono uno dei due tipi di soluzione delle equazioni di D'Alembert. I fisici infatti avevano fino ad allora dato significato solo all'altro tipo di soluzione, quello dei potenziali ritardati ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] , letterati, enciclopedisti: tra gli altri P.-H. d'Holbach, C.-A. Helvétius, J.-F. Marmontel, A. Morellet, J.-B. d'Alembert, J.-B. Suard e soprattutto D. Diderot, F.M. Grimm, Louise-Florence-Pétronille Tardieu d'Esclavelles (M.me d'Épinay). Le uniche ...
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CRISTIANI, Girolamo Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 3 ag. 1731 da Paolo Antonio e dalla torinese Giovanna Maria Massa. La famiglia apparteneva alla borghesia delle professioni, ma non volle [...] ricerca di base (numerose le sue citazioni, da Leibniz a Newton, Wolff, J. Riccati, Grandi, Poleni, Manfredi, D'Alembert) e soprattutto, ciò che è forse più notevole in un tecnico formatosi in sostanziale isolamento, dei nuovi sviluppi filosofici ...
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BUONDELMONTI, Giuseppe Maria
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 13 sett. 1713 da Francesco Giovacchino e da Maria Teresa Rinuccini, figlia del marchese Folco.
Il padre era cavaliere dell'Ordine di S. Stefano [...] e il calcolo dei piaceri e dei dolori, s.l. 1749) e su diversi articoli della grande Encyclopédie (per d'Alembert aveva una stima particolarissima), tutti rimasti inediti. Non appartiene invece a lui la traduzione del Riccio rapito di Pope, in ...
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catechismo
s. m. [dal lat. tardo catechismus, gr. tardo κατηχισμός, der. di κατηχέω «istruire a viva voce»]. – 1. Istruzione religiosa, catechesi; più comunem., l’insieme dei principî della dottrina cristiana, formulati in una serie di domande...