Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] ), in Francesco Soave e la grammatica del Settecento. Atti del Convegno (Vercelli, 21 marzo 2002), a cura di C. Marazzini & S. Fornara, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 53-233.
Telve, Stefano (2008), L’italiano: frasi e testi, Roma, Carocci. ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] , Rosanna (2006), Un problema di linguistica generale: la definizione e la giustificazione degli espletivi, in Studi linguistici in onore di Roberto Gusmani, a cura di R. Bombi et al., Alessandria, Edizioni dell’Orso, 3 voll., vol. 3°, pp. 1651-1671. ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] .
Rossebastiano, Alda (1984), Antichi vocabolari plurilingui d’uso popolare. La tradizione del “Solennissimo Vochabuolista”, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Scarpa, Emanuela (1991), Uno sconosciuto glossarietto italiano-tedesco, «Studi di filologia ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] Mucchi, 4 voll., vol. 2°, pp. 537-549.
Faloppa, Federico (2000), Lessico e alterità. La formulazione del diverso, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Fresu, Rita (2006), Neologismi a colori. Per una semantica dei cromonimi nella lingua italiana, «LId’O ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] piemontese, in La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2 voll., vol. 1°, pp. 355-371.
Romano, Antonio & Interlandi, Grazia Maria (2005), Variabilità geo ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] . Nel panorama della letteratura italiana, uno degli autori che è ricorso con maggior frequenza a questo meccanismo è stato ➔ Alessandro Manzoni.
Per dare un’idea della frequenza d’uso di questa forma di ripresa nei Promessi sposi basti dire che il ...
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POGGIOLI, Renato
Cesare G. De Michelis
POGGIOLI, Renato. – Nacque a Galluzzo (Firenze), il 16 aprile 1907, da Gino. Non si conosce il nome della madre.
Si formò nel capoluogo toscano (dove seguí le [...] 1, pp. IX-XII; C. Pavese - R. Poggioli, ‘A meeting of minds’. Carteggio 1947-1950, a cura di S. Savioli, Alessandria 2010.
S. Briosi, Il problema della letteratura in ‘Solaria’, Milano 1976, pp. 223-228; L. Béghin, Uno slavista comparatista sotto il ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] fede, in 40 proposizioni ritmiche, sulla Trinità e le due nature nell’unica persona del Cristo, attribuita ad Atanasio di Alessandria solo a partire dal 7° sec., ma di origine occidentale, presumibilmente gallicana, e databile alla seconda metà del 5 ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] che codici come il Vaticano B e il Sinaitico א fossero il frutto di una revisione fatta nell'ambiente critico di Alessandria all'inizio del 4° secolo, con criteri ortografici, grammaticali e stilistici tendenti a eliminare le forme popolari del Nuovo ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] di Denina v. il vol. Storia delle lingue e polemiche linguistiche (dai saggi berlinesi 1783-1804), a cura di C. Marazzini, Alessandria 1985; su Fernow, cfr. H. J. Izzo, Carl Ludwig Fernow as Italian dialectologist and Romanist, e H. Thun, Carl Ludwig ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).