L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] versi:
(13) Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno (Canti, “A Silvia”, vv. 26-27)
Per ➔ AlessandroManzoni, invece, i toni iperbolici sembrano riportarsi a moduli più classici:
(14) Dalle Alpi alle Piramidi
dal Manzanarre al Reno
di quel ...
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IMBONATI, Giovanni Carlo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 24 maggio 1753 dal conte Giuseppe Maria, noto animatore culturale e mecenate delle lettere lombarde, e da Tullia Francesca [...] , I conti Imbonati a Cavallasca, Como 1896, pp. 35-43, 53 s., nn. 83-100; M. Capelli, Giulia Beccaria, madre di AlessandroManzoni, in Il Pensiero italiano, XXIII (1898), pp. 32-34; A. Giulini, Milano nei primi anni dell'Ottocento dalle lettere di un ...
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PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] più belle pagine di Annibal Caro, scelte da F. Pastonchi (Milano 1923); Alessandro Dumas figlio, La dama dalle camelie, traduzione di F. Pastonchi Milano 1932); AlessandroManzoni, I Promessi Sposi, prefazione di F. Pastonchi (Torino 1948); Patria e ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] così squisitamente italiano", (Cronache del Risorgimento, p. 433) "l'ultimo temperamento di classico che l'Italia abbia espresso dopo AlessandroManzoni'' (ibid., p. 432). Al ritorno di Giolitti al governo l'A. collaborò validamente, e il ministro lo ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] (Bianchi in D’Ovidio 1982: 73-77), assegnano al loro autore un posto di rilievo tra i predecessori di ➔ AlessandroManzoni nella lotta «all’artefatto, al manierato, all’affettato, al falso». In altre parole, la prosa muratoriana avrebbe potuto ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] l’ultima tonica in 9ª posizione. Soprattutto a partire dal Settecento ha schema 3ª 6ª 9ª (così nei romantici e in ➔ AlessandroManzoni, che lo adotta nel coro del Conte di Carmagnola: «S’ode^a déstra^uno squíllo di trómba», e in Marzo 1821). Verso ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] è l'età delle guerre d'indipendenza, e argomento primario divengono i temi politici: così per Ugo Foscolo, AlessandroManzoni e Giacomo Leopardi.
Famosi gli epigrammi rivolti contro il potere temporale dei papi, che anonimi patrioti affiggono a ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] Garavelli 1988: 215):
(22) un padre è sempre un padre
(23) la mattina seguente Don Rodrigo si destò Don Rodrigo (AlessandroManzoni, I promessi sposi, VII)
(c) i doppi sensi e vari tipi di paronomasia;
(d) i procedimenti dell’➔ellissi.
Secondo il ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] di Don Abbondio: «Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (AlessandroManzoni, I promessi sposi, cap. I). La figura diventa centrale nel linguaggio letterario dell’epoca fino a presentarsi nei libretti d’opera ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] si ricordino, per es., “Il primo amore” o “I nuovi credenti” di ➔ Giacomo Leopardi, Il trionfo della libertà di ➔ AlessandroManzoni, “Idillio maremmano” di ➔ Giosuè Carducci, Canzoni delle gesta d’Oltremare di ➔ Gabriele D’Annunzio. Il metro è stato ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...