GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] esperienza dell'assedio e del regime tirannico instaurato da Alessandro come un evento traumatico; comunque, in una lettera con una forte reductio rispetto al modello: in una scena di borghese convivio, nel quale si rinuncia alla presenza di un re o ...
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CIALENTE, Fausta
Nunzio Ruggiero
Nacque il 29 novembre 1898, nel quartiere storico di Stampace a Cagliari, dove suo padre Alfredo, un abruzzese di trentaquattro anni, ufficiale di carriera del r. [...] . in Nepi, 2012, p. 8).
Partita in nave ai primi di giugno da Alessandria, si era fermata a Milano per un mese, durante il quale aiutò la madre a si tramutava così in atto d’accusa contro una borghesia miope e rapace, che avrebbe finito col cedere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] civiltà. Ardigò si mostra indubbiamente passivo nei confronti delle idee della sua epoca: nella sua dottrina «intrinsecamente borghese» (Büttemeyer 1989, p. 31), l’evoluzione morale sembra culminare nell’uomo «maschio europeo, adulto, civilizzato e ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] XVII secolo risalgono anche i primi contatti con G. B. Borghese: dai documenti di archivio risulta che nel 1672 il F. I, p. 34 n. 207; L. Ozzola, L'arte alla corte di Alessandro VII, in Arch. della Società romana di storia patria, XXXI (1908), pp. 41 ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] col duca Francesco Sforza. Il 3 febbr. 1514, in società con Alessandro Vigni, ottenne l'appalto della zecca senese per cinque anni, ma nel 1515 fu costretto a fuggire insieme con Borghese Petrucci e i suoi fautori, sotto l'accusa di aver alterato ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] di liberalismo e liberismo, negando che tra Stato borghese e reggimento liberale, come tra Stato proletario e dittatura facoltà di scienze politiche – di cui, con Luigi Firpo e Alessandro Passerin d’Entrèves, fu fra i fondatori – fino al collocamento ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] di qualità nel suo cursus honorum fu l'elezione a papa di Alessandro Ludovisi il 9 febbr. 1621 (Gregorio XV). Il 15 febbraio, 1998, ad ind.; Bernini scultore. La nascita del barocco in casa Borghese, a cura di A. Coliva - S. Schütze, Roma 1998, pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le trasformazioni socio-antropologiche che segnano l’Ottocento rendono i paradigmi [...] vita moderna.
È di scena la famiglia!
L’individualismo borghese, tendente ad affermare la personalità del singolo a scapito attraversa tutta la drammaturgia romantica fino a Büchner.
Alessandro Manzoni
Rapporto tra storia e poesia
Lettera a Monsieur ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] aveva tentato di fare alla corte macedone da tutore del giovane Alessandro, e più tardi a Siracusa. Più in generale spetta al «rovesciata» di Hegel significava demistificare la sua dottrina «borghese» dello Stato e del diritto, viziata da una visione ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] s. Giovanni Evangelista; Il martirio dei ss. Fermo e Rustico; S. Alessandro condotto al martirio; Il martirio di s. Andrea, per i benedettini di di concittadini del ceto nobiliare, ecclesiastico e borghese, di aver privilegiato il C. nelle proprie ...
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criptogay
(cripto-gay, cripto gay), s. m. inv. Chi tenta di dissimulare la propria omosessualità. ◆ Vigilia di nozze reali: Edoardo è l’unico dei tre figli della regina ad andare all’altare vestito in borghese e non in divisa, scelta comprensibile...
populismo
s. m. [dall’ingl. populism (der. di populist: v. populista), per traduz. del russo narodničestvo]. – 1. Movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra l’ultimo quarto del sec. 19° e gli inizî del sec. 20°; si proponeva...