PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] Orvieto dell’Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti, a Firenze, presso il Gabinetto G.P. Vieusseux 49-164; A. Zieliński, P.E. P. e Aurelio Palmieri, due grandi polonofili italiani, in Le letterature straniere nell’Italia dell’entre-deux-guerres, ...
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BONSANTI, Alessandro
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 25 nov. 1904 da Giuseppe e da Lavinia Lelli. Studente della facoltà di ingegneria, dissesti famigliari lo costrinsero a troncare gli studi. [...] , in tempi di retorica aggressiva e militarista, dietro l'esempio dei grandi narratori della coscienza Proust e Joyce. Nella stagione ancora aperta dei neorealismo pubblica La vipera e il toro (Firenze 1954) e I cavalli di bronzo (ibid. 1956), due ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] in una adunanza degli Accesi; nel 1579 tenne il discorso funebre per la morte di Alessandro Piccolomini; nel 1598 compose l'orazione in lode toscana nei secoli passati, dei senesismi nella grande triade degli scrittori toscani, Dante, Petrarca e ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] altri accenti sono liberi, e questo conferisce grande duttilità al verso. Lo schema prevalente dell’ Il decasillabo prevede l’ultima tonica in 9ª posizione. Soprattutto a partire dal Settecento ha schema 3ª 6ª 9ª (così nei romantici e in ➔ Alessandro ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] declinò l’invito a succedere ad Alessandro Scarlatti in S. Maria Maggiore. avrebbe completato soltanto il Kyrie e il Gloria (oggi perduti). Dopo il 1724 i brani 464; M. Tiberti, G.O. P.: un grande maestro della scuola romana, in Musica d’oggi, ...
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BAROZZI, Pietro
Franco Gaeta
Nacque a Venezia nel 1441 da Ludovico, senatore, e da Polissena Moro e studiò alla scuola di Pietro Perleone da Rimini, nella quale, tra gli altri, ebbe condiscepoli il [...] factionibus extinguendis e G. Soranzo, Il tempo di Alessandro VI papa e di fra Girolamo Il senso della morte e l'amore della vita nel Rinascimento,Torino 1957, pp. 113-115, 139. Sulla biblioteca del B. cfr. R. Zanocco, La biblioteca di un grande ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] al Neorealismo: il soggetto solidaristico di Quattro passi fra le nuvole (1942) di Alessandro Blasetti e I Lizzani, sceneggiato insieme a Giacomo Gambetti.
Bibliografia
M. Grande, Il soggetto inesauribile, in C. Zavattini, La veritàaaa, Milano ...
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PASCOLATO PEZZÈ, Maria. – Nacque a Venezia il 15 aprile 1869 da Alessandro e Francesca Restelli.
Il padre (1841-1905), avvocato e direttore della Scuola superiore di commercio (poi Ca’ Foscari), fu deputato [...] dal maestro Wolf Ferrari. Opera di grande popolarità, sintesi del suo pensiero sull’ Il libro per la scuola tra idealismo e fascismo. L’opera della Commissione centrale per l’esame dei libri di testo da Giuseppe Lombardo Radice ad Alessandro ...
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Dostoevskij, Fëdor Michajlovič
Guido Carpi
Lo scrittore che voleva risolvere l'enigma uomo
Sin dall'adolescenza Fëdor Michajlovič Dostoevskij si scontra con la realtà opprimente e brutale della Russia [...] di tornare a San Pietroburgo.
Le speranze deluse
La fine dell'esilio coincide con un periodo di grande fermento: il nuovo zar Alessandro II concede più libertà all'opinione pubblica e promette l'abolizione della servitù della gleba. Dostoevskij ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] .
Per la sua grande capacità di comunicazione l'epigramma invita spesso a una replica, suscita il desiderio della risposta. così per Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi.
Famosi gli epigrammi rivolti contro il potere temporale dei papi ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...