alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] ma la tarda antichità, in particolare il periodo tra i secc. 4°-6°, segnò una progressiva contrazione dell’alfabetizzazione. In seguito, il crollo delle strutture urbane determinò la scomparsa delle scuole di antica tradizione a qualsiasi livello. A ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] XV secolo, «Quaderni storici» 19, pp. 765-792.
Milanesi, Alberto (1985), Gruppi sociali a Milano in età napoleonica. Problemi di alfabetizzazione, in Milano e il suo territorio, a cura di F. Della Peruta, R. Leydi & A. Stella, Milano, Silvana, pp ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] scuole elementari, in cui si impara a leggere e a scrivere. Questo processo di retroazione investe non solo la popolazione alfabetizzata ma anche, sebbene in misura minore, tutti i membri delle società in cui esiste una cultura scritta. Nessuno è ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] Gesuiti (Brizzi 1987) e di altri ordini (Morgana 1988), mentre le scuole di dottrina cristiana curano una prima alfabetizzazione, incoraggiata da diversi ordini ancora nel Settecento (cfr. Liguori 1984). Nelle Scuole Pie di San Giuseppe Calasanzio ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] un canone definito di testi letterari filologicamente affidabili e linguisticamente omogenei.
Ma costruire gli strumenti della nuova alfabetizzazione, scrivere cioè un numero veramente imponente di grammatiche e di vocabolari e sviluppare un’attività ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] , cioè di persone che usano due lingue nel corso delle loro attività quotidiane. Diversi gradi di fluenza e di alfabetizzazione, una complementarità di usi e funzioni almeno parziale (spesso un bilingue non ‘fa’ con entrambe le lingue le stesse ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] la preparazione di grammatiche e vocabolari di riferimento), all'allargamento del suo lessico, ecc. Anche i programmi di alfabetizzazione possono essere in parte considerati fatti di p.l., in quanto tendono a mutare la situazione sociolinguistica su ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] facilitano l’uso dell’italiano come lingua di comunicazione; la scuola e l’esercito, che svolgono un ruolo di alfabetizzazione primaria essenziale; i giornali che diffondono e autorizzano un modello di lingua più agile e moderno. È questa la svolta ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] quelle dei Lincei (Roma, 1603) e del Cimento (Firenze, 1657), che pubblicano in italiano.
La crescita dell’alfabetizzazione incrementò l’editoria di consumo, diretta ai ceti mercantili e artigianali, a cui offriva testi paraletterari (manuali, stampe ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] volgare della Scrittura e della liturgia, fa mancare un importantissimo impulso, attivo invece nei paesi protestanti, all’alfabetizzazione volgare di massa e al conguaglio linguistico su scala nazionale (Librandi 1993; ➔ Chiesa e lingua). Che nello ...
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