Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] «pelle conciata, cuoio» ed elementum (pl. elementa «lettere, alfabeto») < eléphanton (eléphas, -antos «elefante, avorio»), e completo sradicamento del (neo)latino in seguito alla conquista araba (827).
La Sardegna e la Corsica presentano aspetti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del XIV secolo, esauritasi la fase più intensa delle traduzioni dall’arabo, [...] elaborato processo di traduzione dal greco all’arabo e dall’arabo al latino. L’intermediario islamico poteva richiede competenze tipografiche speciali. Oltre ai caratteri dell’alfabeto, esse impiegano cifre numeriche di vario genere, simboli ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] filosofia dell'università di Roma, dedicandosi allo studio dell'arabo sotto la guida di C. Schiaparelli. A ventidue armi ; inoltre gli si può muovere l'appunto di non conoscere l'alfabeto 'tifinagh' usato dai Tuaregh". Il B. dedicò gli ultimi quindici ...
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Ebla
Pietro Mander
Una grande città dell'antica Siria
Nel 1964 la Missione archeologica italiana in Siria dell'università di Roma 'La Sapienza' iniziò l'esplorazione del sito relativo all'antica città [...] Aleppo, nella Siria settentrionale. Gli strati più antichi del tell (in arabo "collina di macerie") non sono stati ancora raggiunti, e quindi non di tavolette d'argilla scritte in caratteri cuneiformi (alfabeto): oltre 4.000 testi, per lo più a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le province bizantine II
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo le grandi perdite territoriali del VII e dell’VIII secolo, [...] Cirillo e Metodio, che si avvalgono di un alfabeto adattato alle lingue slave nel quale sono immediatamente almeno nominalmente, sottoposta a Costantinopoli, Ragusa è salvata da un assedio arabo per intervento di Basilio I, nell’866-867, e a partire ...
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CASSUTO, Umberto (Moše Dāwîd)
J. Alberto Soggin
Nato a Firenze il 16 sett. 1883 da Gustavo e da Emesta Galletti, in una famiglia ebraica tradizionalista e intimamente legata alla comunità israelitica [...] scampata ai campi di concentramento e caduta nel 1948 nella guerra arabo-israeliana.
L'opera scientifica del C. si estende su tre comprensione dell'ugaritico è stato lo studio Le tre aleph dell'alfabeto ugaritico (in Orientalia, n. s., XVI [1947], pp. ...
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Champollion, Jean-François
Sergio Pernigotti
Lo studioso che decifrò i geroglifici
Nel 1822 lo studioso francese Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica degli antichi Egizi, che da secoli [...] utili per realizzare una tale impresa: così imparò l'arabo, l'ebraico e soprattutto il copto che da circa due si poteva leggere un po' come noi possiamo leggere il nostro alfabeto. Egli giunse a questa conclusione nel 1822. Un aiuto importante gli ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] ° sec. a.C. (a cui risalgono anche le più antiche tracce di scrittura alfabetica in India) e ancor più nei secoli successivi. Ma è l’impero che si (chi manca di quella capacità). Nel mondo arabo-islamico, la trasmissione del sapere era, a tutti ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] e moderno ʃ semplice. La lettera, che occupa il sesto posto nell’alfabeto greco, è invece l’ultima di quello latino, perché qui la Z, es., zipolo, dal longob. zippil), da s araba (per es., zucchero, dall’arabo sukkar), da s latina (per es., zampogna, ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...