Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] è alla base di quella adottata dall’IPA (➔ alfabeto fonetico), l’area vocalica è delimitata dalle vocali cardinali ad altre, quali, ad es., il francese, il tedesco o l’arabo. Se il francese possiede almeno una consonante più arretrata delle velari, ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] applicato inizialmente in ambito europeo, italiano compreso, per poi diffondersi rapidamente anche in altre lingue come arabo, turco, cantonese, ecc. L’alfabeto SAMPA, pur partendo da un numero base di elementi, è stato di volta in volta adattato ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] «pelle conciata, cuoio» ed elementum (pl. elementa «lettere, alfabeto») < eléphanton (eléphas, -antos «elefante, avorio»), e completo sradicamento del (neo)latino in seguito alla conquista araba (827).
La Sardegna e la Corsica presentano aspetti ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] filosofia dell'università di Roma, dedicandosi allo studio dell'arabo sotto la guida di C. Schiaparelli. A ventidue armi ; inoltre gli si può muovere l'appunto di non conoscere l'alfabeto 'tifinagh' usato dai Tuaregh". Il B. dedicò gli ultimi quindici ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] ° sec. a.C. (a cui risalgono anche le più antiche tracce di scrittura alfabetica in India) e ancor più nei secoli successivi. Ma è l’impero che si (chi manca di quella capacità). Nel mondo arabo-islamico, la trasmissione del sapere era, a tutti ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] e moderno ʃ semplice. La lettera, che occupa il sesto posto nell’alfabeto greco, è invece l’ultima di quello latino, perché qui la Z, es., zipolo, dal longob. zippil), da s araba (per es., zucchero, dall’arabo sukkar), da s latina (per es., zampogna, ...
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Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono articolato, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto. È propriamente la consonante occlusiva laringale, internazionalmente [...] o come stacco duro della vocale che la precede. Non è esclusiva dell’arabo.
La h., occlusiva laringale, non va confusa con la spirante laringale h dell’arabo e di molte altre lingue anche europee. Nella comune traslitterazione degli orientalisti la ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] di fatto inesistente, è etichettata come inutilizzata;
2) l'ordine permutativo/alfabetico segue l'ordine alfabeticoarabo standard, che è un adattamento dell'antico alfabeto semitico. Qui le radici sono raggruppate a seconda delle permutazioni, come ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] , Rethinking writing, 2000; trad. it. La tirannia dell’alfabeto. Ripensare la scrittura, 2003). Per il momento, quello che alla situazione della CMC in dodici lingue, tra le quali l’arabo, il giapponese e il cinese, oltre a diverse lingue europee. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...