BARBI-ADRIANI, Dante
Simonetta Gori Savellini
Nato a Firenze il 13 marzo 1837, a venti anni, in seguito a una grave oftalmia, perse la vista. Si dedicò, dopo qualche tempo, allo studio della musica, [...] d'incontrare a Firenze P. Oldani, un allievo dell'Istituto dei ciechi di Milano, che lo iniziò allo studio dell'alfabeto Braille. Avendo appreso rapidamente il nuovo metodo il B. riuscì a frequentare con successo corsi regolari in una scuola tecnica ...
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(somalo Mŭdùg) Regione storica interna della Somalia, dai confini non precisamente definiti, situata nel retroterra di Obbia, tra il corso dell’Uebi Scebeli e la Migiurtinia. Consta d’un pianoro caldo [...] 763.000 ab. ca.) abbraccia pressappoco l’area dell’antico sultanato di Obbia. Capoluogo Gaalkacyo.
Nel M. è stato creato (negli anni 1920-22) un alfabeto somalo, detto osmanìa (o ismanìa) dal nome dell’autore, ‛Osmān (o ‛Ismān) Yūsuf ‛Ali bah Yāqūb. ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] i u], le semichiuse [e o], le semiaperte [ɛ ɔ] e le aperte [a ɑ].
Anche se nelle ultime versioni dell’alfabeto IPA (➔ alfabeto fonetico) le vocali sono ancora classificate secondo il parametro dell’apertura/chiusura, la tassonomia basata sui gradi di ...
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ROSINI, Carlo Maria
Pasquale Palmieri
– Nacque a Napoli il 1° aprile 1748 da Vincenzo e da Maria Antonia Ardìa.
Il padre era originario di Rufrano in Lucania ed esercitava la professione medica nella [...] al figlio a leggere e scrivere, trasmettendogli anche i primi rudimenti delle lingue antiche, in particolare la conoscenza dell’alfabeto greco. All’età di sette anni lo affidò ai gesuiti, che cominciarono a coltivare l’idea di fargli prendere ...
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Vedi PASITELES dell'anno: 1963 - 1996
PASITELES (v. vol. V, p. 984)
P. Moreno
La conferma dell'origine tarantina dello scultore viene non solo dall'osservazione che la sua formazione di plasticatore [...] meridionale e la più duratura produzione di terrecotte figurate, ma anche dalla presenza del nome Pasìon tra le iscrizioni in alfabeto tarantino sulle matrici di ima bottega di scultori a Eraclea; la notizia sul metodo di P. - «Varrone loda anche P ...
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Fisiologo, nato a Edimburgo il 3 marzo 1847, morto il 2 agosto 1922 a Baddeck (Nuova Scozia). Già il nonno Alexander e il padre Alexander Melville si erano occupati con buon successo di questioni riguardanti [...] 1872 a Boston, come professore di fisiologia degli organi vocali. Si occupò della possibilità di avviare più telegrammi con l'alfabeto Morse sulla stessa linea, e poi di un apparecchio destinato a render visibili le vibrazioni dell'aria provocate dai ...
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MI
Guido Gasperini
. Nome del terzo grado della scala naturale di do maggiore. Nel sistema di solmizzazione di Guido d'Arezzo (v.) il nome di mi e i termini, composti, di elami, bemi e alamire indicarono [...] dei tre semitoni diatonici allora usati. In Germania e in Inghilterra, la nota mi è indicata, ancor oggi, dalla lettera e dell'antico alfabeto musicale; il che dà luogo ai termini: e dur, e moll, es dur, es moll, ecc., equivalenti a mi magg., mi min ...
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Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] da classi diverse di monomeri legati covalentemente, e possono essere propriamente rappresentati come sequenze di simboli basati su un alfabeto. Il numero di possibili sequenze di DNA o di RNA nel caso di alcuni virus è astronomicamente elevato: ci ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] sinodo riunito ad Aštišat nel 35481. Nei corpora posteriori non ci è pervenuto nulla a suo nome; non esistendo ancora l’alfabeto, non è possibile che i canoni da lui promulgati siano stati scritti in armeno, ma avranno avuto una redazione siriaca o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] assegna a ogni parola un valore numerico e ciò è possibile perché in ebraico i numeri sono rappresentati da lettere alfabetiche; il valore di ogni parola deriva quindi dalla somma dei numeri rappresentati dalle singole lettere, per cui si tratta di ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).