Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] che un paragrafo specifico fosse dedicato alla lettera g, considerata «una Consonante delle più malagevoli a regolarsi che v’abbia nell’Alfabeto» per la varietà di comportamenti che presenta a seconda quando è seguita da ia e io (la g è doppia, per ...
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TREVI (Trebiae)
L. Sensi
Centro in provincia di Perugia posto su un pendio al margine orientale della valle spoletina. Occupa il sito dell'antica Trebiae, municipio della Regio VI, Umbria, ricordato [...] . LXX, 125, 50: Trecas).
Pochi elementi sono noti della fase preromana; particolare importanza rivela un testo epigrafico, redatto in alfabeto latino e in lingua umbra. L'epigrafe, databile intorno al III sec. a.C., è stata rinvenuta presso l'Abbazia ...
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Enigma: una spy story matematica
Enigma: una spy story matematica
Enigma è il nome di una macchina elettromeccanica ideata per scopi commerciali dall’ingegnere tedesco Arthur Scherbius nel 1918 e messa [...] dove k è la chiave. Così, se k = 2 è la chiave, un messaggio quale «ciao», facendo riferimento all’alfabeto romano, è cifrato come «elcq». Un simile procedimento crittografico può essere reso un po’ meno semplice passando dalla precedente traslazione ...
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variabile
variabile come aggettivo, attributo di una grandezza che può assumere più valori compresi in un dato intervallo; come sostantivo, ente suscettibile di identificarsi con ciascuno degli elementi [...] un’equazione in una incognita la variabile è l’incognita stessa ed è usualmente indicata con una delle ultime lettere dell’alfabeto. In analisi, la notazione funzionale indica il variare di una variabile dipendente al variare di una o più variabili ...
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(lat. Raeti) Antichi abitanti delle Alpi centro-orientali, suddivisi in tribù. Secondo gli autori antichi sarebbero stati di origine etrusca: all’arrivo dei Galli in Italia, si sarebbero insediati nelle [...] e celtici.
Il retico è una lingua estinta, genealogicamente di classificazione incerta, nota da iscrizioni redatte in un alfabeto derivato (con la mediazione venetica) da quello etrusco, trovate nel territorio abitato dai Reti.
Le Alpi Retiche sono ...
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Cantautore e musicista italiano (n. Roma 1957). Dopo la vittoria al Festival di Castrocaro (1979) e la pubblicazione di alcuni 45 giri, ha conquistato pubblico e critica tra gli anni Ottanta e Novanta, [...] Sarabanda del 1982, L’elefante e la farfalla del 1996 e Liberosentire del 2003). A cinque anni dall’uscita del disco L’alfabeto degli amanti (2006), nel 2011 Z. ha pubblicato Unici al mondo e nel 2017 Vivere e rinascere. La sua ultima partecipazione ...
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slave, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, generalmente divisa in tre grandi gruppi: lo slavo orient., con il russo, l'ucraino e il bielorusso; lo slavo occid., con il polacco, il casciubo, il sorabo, [...] aree, corrispondenti alle due aree culturali dell'Europa: la Slavia orient. o greco-bizantina e la Slavia occid. o latina. L'alfabeto usato dalle l.s. è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per ...
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Antico popolo italico occupante il bacino centrale dell’Aterno-Pescara (Abruzzo). Guerrieri, dediti prevalentemente alla pastorizia e all’agricoltura, ebbero come centri principali Corfinio, Sulmona e [...] guerra sociale (90), ma furono vinti da Sesto Giulio; ottennero quindi la cittadinanza romana e furono iscritti nella tribù Sergia. Possediamo poche decine di iscrizioni in peligno (➔ osco-umbro), redatte nei caratteri dell’alfabeto coloniale latino. ...
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Uno dei più antichi logografi greci. La sua personalità è involta in 1ma densa caligine; ma intorno alla realtà storica di questo scrittore non v'è ragione di dubitare. Secondo un cenno di Suida, C. era [...] . Forse era un contemporaneo di Ecateo di Mileto, onde non merita neanche confutazione la notizia che egli avesse inventato l'alfabeto fenicio, e questo si spiega forse con una confusione tra lui e l'eroe pseudofenicio Cadmo. A lui si attribuiva ...
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Sumeri
Pietro Mander
Gli inventori della scrittura
I Sumeri abitarono il Sud della Mesopotamia, dove fondarono alcune città-Stato. Essi non furono i soli abitanti di quell’area, popolata anche da genti [...] parentele dirette o chiare con nessun altro idioma conosciuto (alfabeto). Era una lingua agglutinante, ossia che mette insieme, non rappresentava i suoni delle parole (come le lettere del nostro alfabeto), bensì un’idea o un oggetto. I segni stessi, ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).