TEODOTO (Θεοδότος)
Paolino Mingazzini
Architetto greco a noi noto solo da una lunga iscrizione rinvenuta innanzi al tempio di Esculapio ad Epidauro, contenente il rendiconto delle spese sostenute per [...] del tempio assegnano all'edifizio la data del primo trentennio del sec. IV a. C., con che ben si accorda anche l'alfabeto dell'iscrizione. Il tempio era in antis, a unica cella, senza opistodomo, ed era circondato da un colonnato di sei colonne per ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] A. Pecci, Memorie storico-critiche della città di Siena, III, Siena 1755, p. 30; B. B. Wiffen, Introduzione a J. de Valdés, Alfabeto cristiano, London 1861, pp. XI s.; A. Lisini, Geneal. dei Piccolomini di Siena, Siena 1900, tav. VII; L. Sbaragli, I ...
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BERTCAUDUS
L. Speciale
Scriba e calligrafo, attivo nell'officina scrittoria annessa alla scuola palatina della corte carolingia nell'età di Ludovico il Pio (836 ca.).Al nome di questo copista è legato [...] , sollecita una copia di un opuscolo matematico di Vittore Aquitano e con essa l'invio di un esemplare dell'alfabeto "antiquarum litterarum [...] quae maximae sunt et unciales a quibusdam vocari existimantur" (MGH. Epist., VI,1, 1902, pp. 15-17 ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] per il consolidamento di una lingua letteraria romena, propugnò dapprima la semplificazione, poi l'abolizione totale dell'alfabeto cirillico, l'epurazione della lingua dagli elementi non latini, che si sarebbero dovuti sostituire con parole italiane ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] non si riescono a determinare.
Il licio (v. XXI, p. 91) è anch'esso attestato a partire dal 6° secolo a. C. in un alfabeto derivato dal greco; le iscrizioni più numerose sono pietre tombali in Licio A (uno dei due dialetti) del 40 secolo. Allo stesso ...
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Pittore, nacque a Napoli intorno al 1570; morì nel 1637. L'attività artistica del C. si può fare incominciare dal soggiorno a Napoli del Caravaggio, di cui da principio copiò le opere. In seguito il C. [...] di Brera, attribuita già al C., si è trovato il suo monogramma, formato dalle prime tre lettere dell'alfabeto. Anche un'incisione rappresentante S. Giovanni Battista fanciullo era stata ritenuta, appuntn per quel monogramma, opera di Annibale ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] Lazio era abitata dai Latini, un popolo di agricoltori che parlavano il latino. Per scrivere, i Latini avevano copiato dai Greci l'alfabeto, cambiandolo solo un poco: le lettere sono per lo più le stesse che usiamo noi ancora oggi. E del resto anche ...
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DALL'ACQUA, Cristoforo
Francesca Lodi
Incisore e disegnatore, figlio di Valentino e Aurelia Zorzè, nacque a Vicenza il 1° apr. 1734, nella parrocchia di S. Croce, in una famiglia di nobili origini ma [...] . Gonz. 27.4.35 (2107): G. Maccà, Abecedarzo pittorico vicentino [XVIII-XIXsec.], s. v.; Ibid., ibid. 24.8.14 (2096): Id., Alfabeto di cose vicentine [XVIII-XIX sec.], p. 124; Ibid., ibid., 24.8.6 (2083): Id., Miscellanee, VI [XVIII-XIX sec.], p. 203 ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] le lingue iniziatiche o i linguaggi dell’estasi mistica) e non sacre. Fra queste ultime si distinguono lingue di gioco (come l’alfabeto farfallino infantile: v. oltre) o artistiche (come lo scat jazzistico o il Newspeak di George Orwell) e lingue di ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] all’azione designata del verbo seguente:
(31) Io sto qua a studiare il punto giusto per fare il buco (Malerba, La scoperta dell’alfabeto, cit., p. 29)
(32) Non star lì a cabalizzare se lo vedi ancora o se non lo vedi più (Fenoglio, La malora, cit ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).